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Laffi, l’ultima partita «Domani a Viterbo finisce l’avventura»

Laffi, l’ultima partita «Domani a Viterbo finisce l’avventura»

Basket. L’ala della Pff smette di giocare per problemi fisici Chiude il cerchio con la Bonfiglioli con cui aveva iniziato

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FERRARA. Quando si dice una città nel destino. Beh, Viterbo è nel destino di Eleonora “Leo” Laffi. Dopo aver cominciato a giocare a Ferrara alla corte dell'accoppiata Brancaleoni-Pulidori (era l'annata 1998/99), per Laffi, che anche a Marghera e Vigarano ha avuto grandi soddisfazioni, Viterbo ha rappresentato la prima esperienza cestistica al di fuori della città. Adesso, Viterbo rappresenterà pure l'ultima gara della carriera della biancorossa in forza alla Pff Group: domani sera appenderà definitivamente le scarpette al chiodo. «Ma solamente per motivi fisici» tiene a precisare lei. Ecco il suo saluto al mondo della palla a spicchi.

«L'estate scorsa mi sono operata con la speranza di risolvere un problema al piede che mi trascinavo da qualche anno. Purtroppo l'intervento non ha sortito esattamente gli effetti che speravo. Mi ero ripromessa che, se non fossi riuscita a mantenere un livello di gioco all'altezza delle aspettative che ho sempre avuto nei miei confronti, avrei detto basta». Eccolo, l'annuncio... «Ed è quindi giunto per me il momento di appendere, come si suol dire, “le scarpette al chiodo”. Lo faccio con grande orgoglio e col sorriso sulle labbra, nel rispetto di uno sport che merita di essere amato e di essere fatto con gioia e spensieratezza. Mai un'annata mi ha fatta crescere come questa che andremo a concludere domani a Viterbo. È stata una stagione durissima per me, sotto molti punti di vista».

I ringraziamenti non potevano mancare. «Al di là delle difficoltà - ha continuato Laffi -, voglio davvero ringraziare le mie compagne e la mia società per essermi state vicino e avermi dato la forza di non mollare nei momenti più duri, facendo un passo in più quando il mio piede non ci riusciva. Sono felice di aver chiuso il cerchio a Ferrara. Come giocatrice qui sono nata 15 anni fa col numero 14 e qui mi metto a riposo con lo stesso numero. Sono certa che con questa stagione la Pff Group abbia dato il via ad anni futuri di belle sorprese per il basket ferrarese. Dai più piccoli ai più grandi ci sono la voglia di crescere e la passione, in un ambiente pulito e onesto come ormai ne sono rimasti pochi in giro».

«Saluto tutti, le mie rivali più temute e le mie compagne più care, i miei allenatori più amati e quelli meno amati. Ringrazio, un po' come si fa alla fine della tesi, anche i miei genitori, la mia sorellona e i miei amici fedeli, per la gioia infinita che mi ha sempre dato vederli sugli spalti a tifare per la mia squadra. D'ora in poi - ha chiuso Laffi anche con un filo di malinconia - le future bonfiglioline avranno solo una tifosa in più. Grazie per avermi dato l'opportunità di salutare un mondo che ho amato tanto».

Lorenzo Montanari