Galliani glissa su Seedorf e loda Berlusconi
MILANO. Meno se ne parla e più fa rumore. Funziona così - in casa Milan - per lo spinoso tema Clarence Seedorf, evitato per il secondo giorno di fila da Adriano Galliani che martedì ha saltato la...
MILANO. Meno se ne parla e più fa rumore. Funziona così - in casa Milan - per lo spinoso tema Clarence Seedorf, evitato per il secondo giorno di fila da Adriano Galliani che martedì ha saltato la visita a Milanello e ieri ha messo in chiaro le proprie intenzioni all'inizio dell'assemblea del club rossonero chiamata ad approvare il bilancio 2013 con un rosso di 15,7 milioni (6,8 milioni nel precedente). «Alle domande di carattere sportivo rispondo col silenzio, non si parla di futuro ma di bilancio», ha detto alla platea di azionisti riuniti per la prima volta nella nuova sede e pronti come al solito a sollevare qualche critica.
Galliani ha però preso la parola per difendere la passata stagione («Terzi in campionato e ai quarti di Champions: non è stata negativa») e soprattutto per difendere Silvio Berlusconi quando un azionista ha accusato il presidente rossonero di un errore di valutazione nell'affare Tevez-Pato per poi rievocare i tempi grami della gestione Farina. «Il Milan di Farina era fallito e Berlusconi l'ha salvato», ha replicato l'ad rossonero: «Preghiamo che Berlusconi faccia il presidente del Milan per i prossimi 100 anni».