La Nuova Ferrara

Sport

Centro ippico L’Edera, dove i cavalli rinascono

Centro ippico L’Edera, dove i cavalli rinascono

La Uras ed il marito hanno creato a Maiero una struttura per animali maltrattati Adesso partecipano a gare, organizzano corsi e anche campi solari ed eventi

19 aprile 2014
2 MINUTI DI LETTURA





MAIERO. L'amore per la natura, la passione per gli animali, il forte legame per cavalli e pony. Quattro anni fa, Gabriela Uras, con l'aiuto del marito Nico Baruffaldi, ha progettato e costruito pezzo dopo pezzo, nella campagne di Maiero, il centro ippico L'Edera. Arrivata dalla Sardegna a Bologna nel 1997 per frequentare all'Università il corso di Scienze e produzioni animali, conseguendo la laurea nel 2002, Gabriela ha approfondito le proprie conoscenze nell'ambito equestre attraverso tirocini e patenti d'istruzione; fino a diventare tecnico federale Fise. Al termine dell'Università, la Uras ha cominciato a lavorare coi disabili al Gese di San Lazzaro di Savena, uno dei centri equestri più importanti dell'Emilia-Romagna. Poi, l'idea di un centro ippico tutto suo.

«Ho iniziato con cavalli e pony maltrattati - spiega Gabriela Uras all'interno del fienile che ospita una quindicina di esemplari -, trovati in alcuni maneggi della zona. Animali che non erano abituati alla presenza dell'uomo o picchiati. Con un lento lavoro sono riuscita a riabilitarli. Ora sono pienamente recuperati e impiegati per lezioni con bambini e adulti». Il centro ippico L'Edera conta 30 iscritti tra piccoli aspiranti e adulti. «Capita spesso - continua Gabriela - che anche la mamme dei bambini provino a cavalcare: questo è importante per confrontare e capire le difficoltà dei propri figli. Oltre a cavalcare organizziamo pony games, che sono giochi molto divertenti su questi cavalli, e gimkane».

Insieme al fienile, completamente ristrutturato da Gabriela e dal marito, dove sono ospitati quattro cavalli grandi, uno in pensione e otto pony, e alla casa colonica in cui i proprietari vivono coi figli, il centro ippico si compone di due campi di lavoro illuminati e quattro paddock grandi; senza dimenticare un ettaro e mezzo di terreno coltivato ad erba medica e percorsi esterni nelle campagne circostanti. «Stiamo pensando di ampliare il centro creando anche una Club House con zona bar. Durante l'estate, organizziamo da quattro anni i campi solari per bambini. La mattina si va a cavallo, mentre il pomeriggio in piscina. Ma non andremo oltre: voglio che il centro rimanga di piccole dimensioni e non abbia sembianze commerciali. Non sono un'istruttrice che illude gli allievi, perché cerco di spiegare sempre ad una persona che si avvicina per la prima volta ai cavalli che non tutti possono essere adatti. Sono severa: qualunque allievo qui al nostro centro ippico deve faticare. Soprattutto non porto tutti a compiere passeggiate in campagna, ma solamente chi è già preparato».

Oltre alle divise ufficiali, Gabriela sta organizzando diversi eventi al centro ippico, come la “Festa di primavera” il 18 maggio e la “Festa d'estate” con data ancora da destinarsi. «Con la nostra iscrizione a Pro Loco Portomaggiore ho maggiore visibilità territoriale».

Enrico Menegatti

©RIPRODUZIONE RISERVATA