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La nutrigenomica entra nello sport ferrarese

La nutrigenomica entra nello sport ferrarese

La novità nella nostra città, un test del Dna per migliorare le performance, ne parla la dottoressa Pagani

22 aprile 2014
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Molto presto i nostri atleti saranno potranno avvalersi della nutrigenomica per migliorare le proprie performance. Kaos e Ka Group 4 Torri Volley sono già entrate in contatto con la dottoressa Monica Pagani, biologa nutrizionista, genovese d’origine e ferrarese d’adozione, che si occupa di nutrigenomica nel poliambulatorio Futura di Ferrara, dove svolge consulenze nutrizionali. I progetti non sono ancora partiti, ma è forte l’interesse per questo settore specialistico della genetica, che si occupa della relazione tra il cibo e i nostri geni.

«Numerosi geni, infatti, si attivano o si disattivano in funzione della quantità e, soprattutto, della qualità del cibo ingerito: la nutrigenomica - spiega la dottoressa Pagani - si avvale dell’utilizzo del Genotest, test del Dna, tramite un campione di saliva. È un test MyGenomics, elaborato in collaborazione con il gruppo di ricerca di biochimica clinica e nutrizione dell’Università degli Studi di Perugia diretto dal professor Francesco Galli».

Il genotest, infatti, può definire la carta d’identità genetica di ogni singolo individuo. All’interno del nostro Dna c’è scritto quali alimenti ci possono far dimagrire e quali ingrassare, quali ci mantengono in salute e quali danneggiano il nostro corpo e questo è diverso per ognuno di noi. Sono individuati i geni responsabili di un aumentato rischio di sviluppare malattia in seguito all’esposizione a fattori ambientali o genetici favorevoli scatenanti. La dottoressa Pagani insieme al richiedente, in questo caso gli atleti, compila quindi una scheda anamnestica, «in associazione a una valutazione bioimpedenziometrica, al test per le intolleranze alimentari, alla lettura di una goccia di sangue in nanomicroscopia, particolare tecnica di microscopia in campo oscuro che permette una visione morfologica molto significativa: la forma, la dimensione e il comportamento delle cellule del sangue possono essere indicative per lo studio dinamico della biologia dell’organismo e, assieme al suddetto test genetico, consiglia un’alimentazione personalizzata per migliorare il benessere individuale».

Si può avvicinare a questa particolare tecnica anche chi sportivo non è: «È consigliata a tutti coloro che soffrono di patologie cardiovascolari, celiachia, diabete, allergie o a tutti coloro che sono interessati a diminuire lo stato infiammatorio che caratterizza i diversi tipi di patologia e a migliorare la propria espressione metabolica, diventando così più attivi fisicamente e più equilibrati psicologicamente».

La dottoressa Pagani, non a caso, collabora con numerosi medici di medicina di base della provincia di Ferrara e con medici specialisti, fra cui il dottor Marco Fogli, noto medico dello sport.

Corrado Magnoni