La Nuova Ferrara

Sport

calcio: spagna

Addio a Vilanova, l’erede di Pep Un tumore l’ha ucciso a 45 anni

ROMA. Il male non è stato sconfitto e Tito Vilanova ha perso la sua partita più importante. Quattro operazioni e lunghi cicli di chemio non sono stati sufficienti a debellare il tumore alla parotide...

26 aprile 2014
1 MINUTI DI LETTURA





ROMA. Il male non è stato sconfitto e Tito Vilanova ha perso la sua partita più importante. Quattro operazioni e lunghi cicli di chemio non sono stati sufficienti a debellare il tumore alla parotide che lo aveva colpito 4 anni fa. Amico e collega di Pep Guardiola, diventato poi il suo erede alla guida di una delle squadre più forti del mondo, era stato costretto alle dimissioni dall’avanzare inesorabile del male. Quando il tumore lo colpì nel 2011, era il vice di Guardiola, insieme i due avevano cominciato nelle giovanili del Barcellona per poi approdare alla guida della prima squadra, vincendo tutto quel che potevano e incantando tutti. All’addio di Guardiola nel 2012, la panchina fu affidata proprio a Vilanova. Ma il povero tecnico non ha avuto fortuna, perché pochi mesi dopo aver preso la guida del club il ritorno della malattia lo ha costretto a ricorrere nuovamente alle cure a New York. Vilanova guidò la squadra a distanza e vinse la Liga con il record di 100 punti. Fece in tempo a tornare in Spagna sul finire di stagione e godersi le ultime partite. Sembrava che tutto volgesse per il meglio, ma il 19 luglio nuova doccia fredda: un controllo di routine fa ripiombare il tecnico nell'angoscia, la malattia è infatti riapparsa, ancora aggressiva, stavolta inesorabile.