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Reno in fermento, Simonati verso il ritorno

Reno in fermento, Simonati verso il ritorno

RENO CENTESE. Esistono due anime in seno al Reno Centese. Da una parte c’è l’Associazione promozione del territorio, presieduta da Sergio Zizza, dall’altra la società sportiva Reno Centese, con a...

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RENO CENTESE. Esistono due anime in seno al Reno Centese. Da una parte c’è l’Associazione promozione del territorio, presieduta da Sergio Zizza, dall’altra la società sportiva Reno Centese, con a capo Andrea Filippini. Alla fine della stagione calcistica di Promozione il patron della squadra di calcio rimetterà il suo mandato, mentre in paese si sta lavorando per mettere assieme le due realtà. Ecco allora che potrebbe tornare al suo posto l’eterno Orlando Simonati, membro dell’associazione, opinionista Quarto Tempo e già direttore sportivo del Galeazza, ma da sempre vicino alle vicende bluazzurre.

«È stato fatto il mio nome, non lo nego - ammette Simonati -, la cosa mi potrebbe interessare, ma c’è tempo per parlarne. Non mi tiro indietro, ci mancherebbe, sempre che non si faccia avanti qualcun altro. La volontà è di unire una volta per tutte la polisportiva e l’associazione che si occupa, tra le altre cose, di organizzare la nostra sagra. Allo stato attuale delle cose sono stati risolti molti problemi e c’è voglia di tornare a fare calcio a certi livelli».

Quindi, la riunione in programma il 29 aprile dovrebbe sciogliere tutte le riserve. Orlando Simonati potrebbe tornare a essere, avendolo fatto per vent’anni, il massimo dirigente del Reno Centese. Patron Filippini a quel punto rimarrebbe all’interno della società in qualità di membro del consiglio, così come Sergio Zizza, che lascerebbe l’attuale ruolo per entrare a far parte del nuovo organigramma. Si tratta di un bel rebus e di una novità da non sottovalutare, che potrebbero rilanciare allo stesso tempo le ambizioni di un ambiente che nell’ultimo anno, sportivamente parlando, ha vissuto un po’ in sordina.

«Oltre alle elezioni - conclude Simonati -, saranno stabilite nuove regole interne. L’intenzione è di avvalerci di un più alto numero di collaboratori esterni, il cui operato verrà valutato esattamente allo stesso modo con cui viene confermato o esonerato un allenatore”.(c.m.)