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A Mantova una Spal che scommette su di sè

A Mantova una Spal che scommette su di sè

Falomi in attacco: onore e onere di sostituire bomber Varricchio

27 aprile 2014
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FERRARA. Mantova-Spal (fischio d’inizio oggi alle 15 allo stadio Martelli) è la gara praticamente decisiva della stagione per la squadra virgiliana e lo può diventare anche i biancazzurri.

Lo scenario

Che cosa deve succedere oggi perché la Spal possa fare festa? La situazione è la seguente: se i biancazzurri vincono sono matematicamente promossi in Lega Pro Unica, a prescindere da tutti i risultati dagli altri campi. Il pareggio potrebbe invece non bastare, poiché ci sarebbe sì la certezza che una tra Torres e Mantova rimarrebbe dietro per via dello scontro diretto che le attende all’ultimo turno tra sette giorni in Sardegna, ma bisognerebbe attendere anche il risultato finale di Porto Tolle. Servirebbe infatti, per la promozione matematica dei biancazzurri, anche il pari tra Delta e Forlì (da 45 punti andrebbero entrambe a 46), perché nel caso una delle due s’imponesse (48 punti) e vincesse anche la seguente, potrebbe agganciare a quota 51 la Spal, nell’ipotesi che questa venga sconfitta in casa dal Bellaria all’ultima. In questo caso, per stabilire l’ordine d’arrivo si andrebbe alla classifica avulsa e, visti gli scontri diretti della Spal in parità sia con i rodigini sia con i romagnoli, deciderebbe in quel caso la differenza reti generale. Infine, la Spal è promossa oggi anche in caso di sconfitta a Mantova se finisce in parità a Porto Tolle e la Torres perde a Rimini.

I biancazzurri

Questo Mantova-Spal è partitissima a prescindere, per il valore delle due squadre, per l’ambizione delle due piazze e anche per il momento cruciale del campionato nel quale la gara giunge. La Spal è a Mantova con assenze di peso: capitan Varricchio - autore di 19 gol in questa stagione - su tutte, fermato a inizio settimana da una lesione al polpaccio, ma anche Sereni e Buscaroli, pure loro fermi per problemi muscolari, oltre a Paro, assente per squalifica. Mister Gadda ha sottolineato più volte in stagione che queste sono le situazioni in cui il gruppo dimostra di esserci e sono le occasioni anche per chi ha giocato meno di mettersi in mostra e magari di segnare un gol che può entrare nella storia della Spal. Potrebbe essere il caso di Falomi, attaccante arrivato dal mercato di gennaio e che ha avuto veramente pochissimo spazio fino a questo punto, ma oggi sarà schierato al centro dell’attacco, assieme a Cozzolino, e si trova così ad avere la più importante delle opportunità. Arretrando sulla linea del centrocampo, altamente probabile lo schieramento con Capellupo al centro, Landi sul centrodestra e Berretti sul centrosinistra, anche se non è del tutto da escludere l’impiego di Arrigoni. Di Quinzio, pienamente recuperato dopo l’intervento al ginocchio, potrebbe inoltre garantire una buona mezzoretta. Dietro, solo certezze: davanti a Menegatti in porta, la linea difensiva sarà composta da Lazzari a destra, Fantoni a sinistra e dal trio Silvestri-Lebran-Giani al centro.

L’avversario

Il Mantova è partito con il chiaro obiettivo di conquistare un posto tra le prime otto. Ha avuto molte vicissitudini nel corso del torneo, ma già all’andata la stessa Spal (rimontata da 2-0 a 2-2, con anche grandi rischi di perdere nel finale) ha potuto toccare con mano una squadra pericolosa, con molte individualità da tenere sotto controllo. La squadra di Sabatini ha avuto un cammino interno con 6 vittorie, 5 pareggi e 5 sconfitte, due di queste nelle ultime due gare contro Monza e Cuneo. La squadra segna molto (55 gol) ma subisce anche parecchio (45 gol).

L’obiettivo

Ogni risultato positivo oggi significherebbe un passo pressoché decisivo, anche nel caso non arrivasse la promozione matematica. Se c’è però un neo nella stagione biancazzurra fino a questo punto è legato ai pochi successi esterni (tre in tutto, due in casa dei fanalini di coda Bellaria e Bra, oltre a quello con la Virtus Vecomp Verona). Se oggi si riuscisse a invertire questa tendenza “chiudendo il campionato” a Mantova, la conclusione della stagione avrebbe un sapore ancora più speciale.

Andrea Tebaldi