La Nuova Ferrara

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seconda categoria - turno cruciale

Il Berra vicino alla promozione Olimpia e Ospitalese non mollano

FERRARA. Occhi puntati sul girone O di Seconda categoria, che oggi affronta l’ultima giornata di campionato. Per la promozione diretta c’è in lizza il Berra che fa visita alla già retrocessa Roese;...

27 aprile 2014
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FERRARA. Occhi puntati sul girone O di Seconda categoria, che oggi affronta l’ultima giornata di campionato. Per la promozione diretta c’è in lizza il Berra che fa visita alla già retrocessa Roese; mister Cappellari dovrà rinunciare a ben cinque titolari per centrare l’impresa sfumata un anno fa. Un pareggio o una sconfitta dei blucerchiati favorirebbe l’Olimpia Quartesana, che in ogni caso deve battere in trasferta la Dogatese; in caso di arrivo a pari punti si andrebbe allo spareggio. Per il primato spera anche l’Ospitalese, terza in classifica a meno due dalla vetta e a meno uno dalla vicecapolista, che affronta in casa l’Argenta Pgv in un sentitissimo derby argentano. Interessante anche la corsa alla piazza d’onore con l’Olimpia Quartesana in pole position; ipotizzando un arrivo ex aequo, i biancazzurri sono sfavoriti sia contro l’Ospitalese, in virtù degli scontri diretti, che contro la Pgv per la differenza reti. In chiave salvezza, l’Ostellatese ospita la Sangiovannese: un pareggio virtualmente salverebbe entrambe dal pericolo playout, perché il Bosco dovrebbe battere in casa con sei gol di scarto la Laghese: nella classifica avulsa, allora, la Sangiovannese sarebbe prima, il Bosco secondo (grazie alla differenza reti) e l’Ostellatese terza; in caso contrario i canarini la scamperebbero e conseguentemente i mesolani andrebbero agli spareggi salvezza.

Nel girone N, invece, i giochi sono quasi tutti già fatti. Resta in ballo il destino del Corlo che cerca i tre punti in casa con la Marrarese, sperando che la Gavellese capitoli in trasferta nel derby con la Nuova Aurora; il Corlo, a quel punto, eviterebbe l’ultimo posto e la retrocessione diretta, perché in vantaggio negli scontri diretti coi matildei.

Corrado Magnoni