La Nuova Ferrara

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La Mobyt è sbocciata nel Roseto

di Marco Nagliati
La Mobyt è sbocciata nel Roseto

Buona prova e gran vittoria. Domenica scattano i playoff e al PalaMit2B arriva Ravenna

28 aprile 2014
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FERRARA. Piccoli, pochi ma “gajardi”. Pronti per Ravenna. La Mobyt tartassata da madama sorte fa le prove generali playoff vincendo quella che, coach Furlani, aveva definito una partita paradosso. E tale è stata. Ma a rovescio. Nel senso che Roseto doveva vincere per spuntare un pass verso il tabellone promozione, oppure sperare in uno scivolone di Chieti a Firenze. Nessuna delle due opzioni s’è verificata. La Mobyt, dal canto suo, sapeva che avrebbe avuto Ravenna in dote a prescindere dalla sua partita di ieri al PalaMit2B. Insomma, ci si aspettava una Modus aggressiva e tonica; magari una Ferrara volonterosa ma in fase di studio per il nuovo assetto che non prevede pivot. È stato tutto al contrario: bella Mobyt, sciolta e cattiva il giusto. Roseto fantasma con poca energia. Soprattutto sotto canestro, dove i mammuth Bisconti e Metreveli sono stati sotterrati dall’energia e dalla voglia della strana coppia Amici-Jennings. Quaranta rimbalzi a 27 per i biancazzurri, che hanno evidenziato il primo mutamento di pelle: gioco veloce, passaggi rapidi e attacchi fronte a canestro. Di spalle può tentare di giocarci solo Pipitone, ieri molto bravo e - una volta tanto - non esageratamente tartassato dagli arbitri. Tante piccole buone pietanze da mettere nel paniere, dunque, per Furlani. Mentre l’ex Trullo s’è impallidito man mano che scandivano i minuti e la sua Roseto aveva qualcosina da Sowell, parecchio da Legion che ad un certo punto s’è messo in proprio. Il resto, stop. Il resto è Modus fuori dai playoff.

Alle battaglie promozione, invece, la Mobyt ci arriva col sorriso e con l’ovvia preoccupazione di sapere che tanti duelli ravvicinati sono sfibranti per una squadra - appunto - piccola e con pochi uomini. Epperò “gajarda”. Perché Jennings sta giocando con la testa e la sua verticalità in Silver si sente. E perché Amici quando è nella giungla si trova a suo agio e dentro l’area si muove alla grande, non trovando al momento veri colossi a fronteggiarlo. Pure Ravenna non ne ha. Ieri, intanto, le prove generali sono andate bene ma - ripetiamo - Roseto non ha buttato il cuore nell’arena. Furlani, in attesa dei “cinque finti”, è partito col pivot vero: Pipitone. È stato avvio sereno per la Mobyt: 8-2 e nessuno scompenso in area. Trullo alza in fretta il quintetto, mette Metreveli per Genovese. Furlani decide che è il momento: minuto numero 7, Amici per Pipitone. In area la Mobyt gioca con Alessandro e Milton. Sono due penetrazioni di Ferri ed una di Amici a tagliare a fette la difesa avversaria e spezzare l’equilibrio: 18-14 al 10’. Jennings mette verticalità in difesa ed in attacco, lancia i biancazzurri: 22-14. Esce Spizzichini, buon mastino su Legion, ed entra Andreaus. Che soffre l’americano d’Abruzzo: 8 punti di Legion e 24-22 al 14’. Torna Pipitone (Amici ala), soprattutto Ferrara tira bene: tripla di Ferri, appoggio di Mays. Assist di Mays e bel cesto di Pipitone. Ancora il ragazzone lungo lungo (alias Pipitone) per il “+15” estense all’intervallo: 41-26. L’incanto per Pipitone, ovvero può difendere senza che tutto gli venga sanzionato, finisce in 46” dopo pochi spiccioli di ripresa: 2º e 3º fallo. Roseto passa a zona, la Mobyt se l’aspettava. Ed essendo libera di testa, gioca pure benino. Padroni di casa saldamente avanti: 48-27 al 22’, 50-34 al 25’. Qui la gara si fa baraonda, Ferrara perde un po’ il filo. Una tripla di Mays rimette tutto nell’alveo della tranquillità. Al 30’ siamo 62-48. Roseto arriva a “-12” e perde tutto. Fallo di Amici su Leo, invertito in sfondo dell’abruzzese. La Modus sbrocca: tecnico. Poi arriva un antisportivo e l’espulsione di Metreveli. La Mobyt sotterra Roseto. Grandinano triple e veroniche, arriva il “+33” (95-62). Finisce in gloria. Tra sei giorni playoff. Adrenalina.