La Nuova Ferrara

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«Kleb, Bulgarelli era la soluzione migliore»

di Marco Nagliati

Il ferrarese Poli ed i suoi soci hanno ceduto la struttura all’imprenditore e racconta la trattativa

29 aprile 2014
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FERRARA. In quattro da una parte, Fabio Bulgarelli dall’altra. Quattro mesi di trattativa, dura. Estenuante. Anche un filo tesa e litigiosa. Qualche giorno fa, l’epilogo: il Kleb è stato acquistato dall’imprenditore estense, proprietario della Pallacanestro Ferrara e azionista Spal. Un’operazione da circa due milioni di euro. Appena rilevate le quote dell’impianto di via Liuzzo, Bulgarelli ha stretto un’intesa con il Cus per la gestione di piscine e palestre. Per la prima volta, emerge anche la voce di coloro che hanno ceduto. Si tratta della società Aurora Athletic Center, formata da Ugo Tondolo e dalla moglie Giuliana Tomasinelli (milanesi, fondatori del Kleb) e con loro i ferraresi Roberto Poli, Andrea Miano e Fabrizio Berveglieri. Il Kleb è nato nel 1999, poi Tondolo nel 2012 ha ceduto parte delle quote; ad esempio a Poli che dal 2004 era impegnato nella struttura con vari ruoli. Giovedì, l’Aurora ha venduto il 100% delle quote all’Ibf. Ovvero a Bulgarelli.

«In questi anni si sono avvicinate tante persone interessate a rilevare il Kleb - spiega Poli -, però Bulgarelli è stato il più credibile. A parte il discorso economico, il suo progetto mi è piaciuto subito: era ed è un nuovo inizio».

Si è detto che tra voi soci dell’Aurora ci siano state diversità di vedute in questi mesi. «Vero. Alcuni volevano vendere a prescindere, io no. Intendevo farlo solo qualora si fossero verificate condizioni soddisfacenti. È stato faticoso, un percorso lungo. Ma non s’è mai interrotto veramente. Credo che, in fondo, sia stata una normale trattativa tra privati. Forse complessa perché c’erano vari soggetti interessati e perché c’erano vari aspetti da considerare».

Adesso si gira pagina e Poli è tra quelli che sorridono quando analizzano le intenzioni di Bulgarelli: «Per me il suo ingresso è la soluzione migliore. Era importante garantire un futuro al Kleb: ci ho messo del mio per dieci anni. La struttura è cresciuta tanto, però credo che noi non avremmo potuto andare oltre. Un ulteriore sviluppo è possibile solo con l’arrivo di soggetti forti e Bulgarelli, avendo coinvolto il Cus, ha compiuto dei passi convincenti. Le idee e le energie che ci metterà le vedo bene. Penso, piuttosto, che la gente non abbia ancora capito bene il suo messaggio. In città si parla solo di Spal e Mobyt, che già venivano. In realtà questa è un’opportunità per la città».

«E per il Cus è la chiusura del cerchio - aggiunge Poli -; ora hanno anche una piscina. L’epilogo ci ha soddisfatto: è stato un po’ lungo ma bene così».

Degli ex soci, Tondolo per un po’ resterà vicino a Bulgarelli; possibile, inoltre, che Miano venga coinvolto dal Cus per continuare a gestire il comparto natatorio. A settembre via al nuovo corso.