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Portuense, obiettivo vicino «Ora dipende solo da noi»

Portuense, obiettivo vicino «Ora dipende solo da noi»

Promozione. Primo posto solitario a due turni dal termine, Iosco concentrato Il presidente: «E’ fondamentale vincere domenica senza fare altri calcoli»

29 aprile 2014
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PORTOMAGGIORE. Da meno dieci e più uno. Da due sconfitte di fila a venti risultati utili consecutivi. Da sesta a prima in classifica solitaria. La Portuense in cinque mesi ha sovvertito un pronostico che pareva scontato a favore del Real San Lazzaro, sorpassato domenica pomeriggio grazie alla vittoria rossonera sul Conselice ed al contemporaneo ko dei bolognesi nel derby con l’Osteria Grande.

«Non è finita - sentenzia il presidente portuense Giambattista Iosco - ma adesso dipende solamente da noi e non dalle altre squadre. Domenica contro il Porretta in casa dobbiamo solo vincere. Non sono ancora salvi pur stando in buona posizione di classifica, quindi verranno a Portomaggiore per cercare il punto che manca. Soffriremo e avremo vita difficile, ma passata questa gara, l'ultima a Castel Guelfo non dovrebbe rappresentare un pericolo immane».

L'ambiente rossonero sperava che il Real perdesse terreno, ma probabilmente mai contro l’Osteria Grande: «Questa squadra deve salvarsi. Proprio in considerazione di ciò, avevo detto ai miei collaboratori che nel derby col San Lazzaro avrebbe dato tutto, almeno per cercare il pareggio. Ma non avrei mai pensato che potessero sconfiggere il San Lazzaro. Come ho esultato? Non ero a Conselice a seguire la gara, ma stavo in collegamento internet con i siti specializzati. Prima ho telefonato ai ragazzi in Romagna. Poi, per verificare il risultato, ho chiamato un amico che era a San Lazzaro. Alla conferma dell'avvenuta sconfitta, ho richiamato il direttore sportivo per informarlo. La prima reazione è stata incredulità, la seconda felicità».

La Portuense sentirà la mancanza del vice presidente Saugo, operato ieri, da sempre vicino alla squadra, che ne attenderà guarigione. E dovrà rinunciare pure a Zamboni: per lui frattura alla costola e stagione finita: «Sarà ugualmente ad incitare la squadra nelle prossime due gare. La sua presenza sarà fondamentale per i compagni. A parte il suo stop, gli infortunati sono stati recuperati. Ma ora sarà importante vincere, senza fare altri calcoli. E soprattutto rimanere in testa solitari, evento mai accaduto in precedenza, fino all'ultima giornata».

Il traguardo alla portata dei rossoneri apre scenari probabilmente mai pensati fino a qualche settimana fa: «Vincere un campionato del genere, dove mai in precedenza si era arrivati a tanti punti, significherebbe avere una solida base su cui partire l'anno prossimo nella categoria superiore. Con pochi innesti, il gruppo sarebbe competitivo anche in Eccellenza».

Enrico Menegatti

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