Tramec, appuntamento con la storia
Oggi alle 18 al PalaDozza “gara uno” contro la Fortitudo: il dream team che è stato costruito per salire di categoria
CENTO. E’ arrivato il giorno di “gara uno”. Alle 18 la Tramec va a Bologna a sfidare la Fortitudo e la storia. Perché un abbinamento così in un playoff, vada come vada, è destinato ad entrare nella storia della società biancorossa. Giunto, poi, nel 50º anno della sua esistenza. A Cento, dei 500 tagliandi messi a disposizione dai felsinei, fino a ieri ne sono stati venduti poco più di 350. Tra una cosa e l’altra saranno oltre 400 i biancorossi presenti al PalaDozza. Al derbyssimo ci tengono un po’ tutti: la società, destinata mercoledì in “gara due” ad un incasso importante visto l’esodo dei bolognesi che saliranno a Cento. Ci tengono i giocatori e lo staff a cui deve ancora andar giù l’incredibile sconfitta rimediata al PalaDozza in campionato. E ci tengono i tifosi che oggi e mercoledì rinnoveranno il gemellaggio ventennale con i fans bolognesi.
Sulla carta, la serie è scontata. Troppo forte l’Aquila, costruita per vincere. Prima con Tinti in sella poi col suo vice Politi: la squadra, nonostante alcuni tonfi, ha disputato un ottimo campionato. Super il roster a disposizione. Gente come Caroldi (ex di turno), Sorrentino, Landi (questi ultimi rinforzi del mercato di riparazione) e Venturelli sono garanzie. Se poi si aggiunge un settore lunghi sontuoso con De Min, Pederzini e Spizzichini, oltre all’esperienza di Fin ed all’estro del biancorosso mancato Sabatini, si completa una rosa sulla carta di categoria superiore. Ma la Tramec ci crede perché in fondo, seppure in una fase della stagione diversa con rose poi modificate, a Bologna ha già dato filo da torcere alla Fortituto e, volente o nolente, buttato via una partita già vinta. Ma quello è un altro film, questi sono playoff: al meglio delle tre partite ci si gioca un’intera stagione. La Tramec ha preparato “gara uno” meticolosamente, lontano da sguardi indiscreti. Non che ci fosse da nascondere chissà che, non è un segreto che la Tramec nel corso dei match adatti molto le sue difese: oggi ci sarà molta zona per offuscare le idee a Caroldi, chiudendosi con tre lunghi sotto e “battezzare” un tiratore.
Simone Gagliardi
