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la proposta di braiati

Calcio a 5 soluzione per le società di Prima senza vivaio

FERRARA. Il calcio a 5 come attività complementare all’attività di calcio a 11. È questa la proposta che pare intenzionato a fare Paolo Braiati, presidente ferrarese del Crer, per consentire uno...

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FERRARA. Il calcio a 5 come attività complementare all’attività di calcio a 11. È questa la proposta che pare intenzionato a fare Paolo Braiati, presidente ferrarese del Crer, per consentire uno sviluppo di questa disciplina, che dopo un avvio positivo in alcune province della regione (meno nella nostra), ha poi incontrato notevoli difficoltà, tanto che a livello provinciale in serie D attualmente ci sono solamente tre campionati, a Bologna (con le squadre di Ferrara e Modena), a Parma (con tutte le formazioni dell’Emilia) ed a Forlì (con tutte le compagini romagnole).

In passato sono stati effettuati diversi tentativi per incentivare l’attività di calcio a 5, in primis la possibilità di avere punteggi per accedere ai campionati giovanili regionali in caso di iscrizione di una o più formazioni dedite al calcio a 5.

Nel numero di aprile della rivista Calcio Illustrato Braiati ha spiegato: «Il progetto “Io calcio a 5” mi sembra un’ottima iniziativa. Ritengo possa essere una strada utile da percorrere, magari in quei piccoli centri dove ci sono pochi bambini che si avvicinano al calcio. Per questo porterò in consiglio la proposta di inserire l’attività di calcio a 5 tra i criteri da seguire per poter disputare il camponato di calcio a 11 di Prima categoria. Oggi, a chi non fa attività agonistica giovanile in quella categoria è addebitata una somma, che potrebbe essere ridotta a chi svolge calcio a 5».