La Nuova Ferrara

Sport

Match point Tramec

Match point Tramec

Basket Dnb. Gara 2 con la Fortitudo, ma le assenze pesano

2 MINUTI DI LETTURA





CENTO. È il giorno della verità; un peccato esserci arrivati così incerottati. Sarebbe la classica occasione che nella vita quando capita è bene coglierla, uno di quei treni che è meglio prendere al volo, perché domani può essere tardi. Dopo aver espugnato il PalaDozza, la Tramec riceve stasera a Cento la Fortitudo per gara 2: se vince passa il turno, se perde tutto rimandato a gara 3 domenica a Bologna. Vincendo al PalaDozza, dopo aver inseguito per trenta minuti con una prova accorta e tatticamente perfetta, la Tramec ha dimostrato di essere all’altezza di una big come la Fortitudo, squadra costruita per vincere, sicuramente più forte della Tramec (il roster parla chiaro), che ora però sogna lo sgambetto ai felsinei. Vietato cullarsi sugli allori di gara 1, perché quella di stasera sarà un’altra battaglia e obiettivamente alla Tramec serve un miracolo.

Forse cambierà poco per quanto riguarda l’atteggiamento tattico delle due squadre, ma alla Tramec oggi mancheranno tre giocatori e il cuore che i biancorossi hanno dimostrato di avere potrebbe anche non bastare. Non ci sarà Ikangi, dimesso dall’ospedale solo lunedì e in attesa di esami specialistici. Più no che sì per Nieri, che potrebbe essere recuperato solo per gara 3, dove la Tramec non vorrebbe arrivare. Non ci sarà Scomparin, infortunato a una caviglia. Coach Giuliani dovrà inventarsene delle belle: ieri in allenamento è stato provato addirittura Bona come lungo.

È facile ipotizzare almeno 30’ di difesa a zona, ormai un marchio di fabbrica dei centesi, la stessa difesa che domenica ha limitato parecchio le transizioni dei bolognesi; appare però impensabile che gente come Caroldi e Sorrentino possa sbagliare due partite così importanti di fila. Per restare in partita, allora, alla Tramec occorre catturare più rimbalzi, missione impossibile con un pacchetto lunghi limitatissimo dall’assenza di Nieri. Sotto canestro De Min e compagnia possono davvero fare la differenza. Cento ha poche pressioni, ma con un PalaBenedetto gremito e una squadra ridotta all’osso insegue una vera impresa. Palla a due alle 21.

Simone Gagliardi