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Mobyt, l’ultima sfida è una guerra di nervi

Mobyt, l’ultima sfida è una guerra di nervi

Basket. Coach Furlani: «Lucidità e cuore oltre l’ostacolo, restando tutti uniti»

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Dentro o fuori, tutto in una notte. Vivere o morire, sportivamente parlando. Al PalaMit2b, questa sera (il via alle ore 20.30, arbitreranno Nicolini, Lestingi e Fabiani), Mobyt e Acmar Ravenna in 40’ si giocano l’accesso alla semifinale play off: avversaria, a cominciare da sabato sera, la Dinamica Mantova. Alla chiusura di quattro gare ad alto contenuto adrenalinico, in campo e sugli spalti, biancazzurri e giallorossi hanno conquistato due match a testa, con il fattore campo a farla sempre da padrone. Capitan Michele Ferri e compagni questa sera si appiglieranno anche a questo, al catino bollente chiamato PalaMit2b, che mai come in gara 5 contro Ravenna sarà caldo e pieno.

La pressione sarà addosso ai padroni di casa, l’Acmar salirà a mente libera, dopo aver conquistato con grande merito gara 3 e 4. Che cosa aspettarsi questa sera? Molta tensione, che andrà incanalata nel verso giusto, ben consapevoli che l’approccio conterà moltissimo. Insomma, i primi 10’ potrebbero pure risultare decisivi nell’economia della partita. La Mobyt avrà bisogno dell’apporto di tutti, compresa la panca. Ago della bilancia, oltre all’accoppiata Julius Mays-Milton Jennings, Alessandro Amici: quando ha giocato bene, anche gli altri hanno dato il loro e Ferrara ha strappato il successo. Dall’altra parte del campo, occhio a Mike Singletary, deleterio a Ferrara in gara 1 e 2, a Ravenna altro giocatore, più decisivo di Adam Sollazzo nell’economia di un gioco che punta parecchio anche su Rivali, Amoni, Bedetti, Cicognani e Foiera.

Contromisure? Dovrà difendere duramente, la Mobyt. Dopo gara 1 fatta di zona, l’Acmar ha cominciato a raddoppiare Mays cambiando camaleonticamente il proprio modo di giocare. Chi la spunterà?

«Tutti noi vogliamo che gara 5 sia una grande festa di sport - dirà coach Adriano Furlani -, vorrei svelenire il clima che si è creato attorno ad alcune situazioni. La nostra gente dovrà supportarci, ci sono stati attacchi frontali nei confronti di alcuni dei miei giocatori che non mi sono piaciuti: bisogna che rispondiamo sul campo con grande correttezza ed equilibrio. Possiamo sentirci poco tutelati, ma tutti possiamo sbagliare, con l’augurio che gara 5 vada nella direzione di chi avrà giocato meglio e di chi sarà più lucido. Dal punto di vista tecnico, sono cambiate molte cose. Il finale di gara 3 e l’approccio di gara 4 per noi sono risultati deleteri, dobbiamo dare continuità alle cose che facciamo, avendo lucidità. Buttiamo il cuore oltre l’ostacolo, disputando una gara di grande sostanza: pur ridotti all’osso possiamo dire la nostra, non subendo fisicamente. Abbiamo bisogno del contributo di tutti».

Come risponde coach “Lupo” Giordani? «Siamo sereni e consapevoli di essere all’altezza della sfida che abbiamo davanti a noi. Andremo a Ferrara con tanta buona volontà, alla ricerca di un risultato che potrebbe essere strepitoso. Dovremo giocare una partita di grande impegno, intensità, ma soprattutto attenzione, perché dovremo fare pochi errori: credo che la partita sarà vinta dalla formazione in grado di spendere una maggiore energia psico-fisica sul parquet. Siamo tranquilli perché non abbiamo nulla da perdere e, per ciò che siamo e quello che stiamo facendo, possiamo fare una piccola impresa. Giocheremo con la libertà mentale di chi è già più che soddisfatto della propria stagione e vuole sognare ancora».

Lorenzo Montanari

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