Confusione e aggressione La Fossa contro i giocatori
I tifosi bolognesi invadono, poi aspettano gli atleti dell’Aquila fuori dal palasport In casa Tramec la gioia di Giuliani: «Tanta roba, è stata una partita perfetta»
CENTO. Tanta confusione a fine match. Alcuni tifosi della Fossa bolognese hanno invaso il campo aggredendo non solo verbalmente i giocatori della Fortitudo. Tifosi delusi non tanto dal risultato, che ci può anche stare, quanto dall’atteggiamento. I più bersagliati dai fischi Spizzichini e Sabatini. La partita per fortuna era finita. Tanti ultras della Fossa hanno aspettato i giocatori all’uscita del palasport per spiegare le loro ragioni di fronte alle forze dell’ordine.
Con la consueta tranquillità il coach centese Giuliani esulta per la vittoria: «Tanta roba, davvero tanta roba. E’ stata una partita perfetta; i ragazzi, seppur con problemi fisici, l’hanno interpretata in modo impeccabile. Siamo subito partiti bene, il segreto è stato essere rimasti incollati alla Fortitudo nel secondo periodo. Non sono mai scappati, abbiamo mescolato un po’ la nostra difesa tattica allungando sensibilmente nel terzo periodo. Faccio davvero fatica ad esaltare un giocatore in particolare. Potrei dire Mabilia, o Carretti. Tutti hanno fatto qualcosa di importante, chi stretto i denti, chi segnato canestri decisivi. Sulla vittoria mi sembra che non ci sia nulla da dire, nel corso delle due partite siamo stati superiori meritando il passaggio del turno».
Concorda anche il presidente della Fortitudo, Anconetani: «Non siamo una squadra da play off, nel campionato i valori del gruppo sono stati rispettati, nei play off no. Ci è mancato qualcosa. Cento sia nella prima partita di Bologna che stasera ci è stata superiore meritando il passaggio del turno».
Simone Gagliardi
