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L’Argentana sigilla la salvezza

L’Argentana sigilla la salvezza

I granata battono il Castenaso (3-1) e possono esultare per la permanenza in Eccellenza

19 maggio 2014
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ARGENTA. Il grande cuore granata è anche quello dell'Argentana.

Una partita impeccabile, di sacrificio, di abnegazione. Candeloro ha fatto l'impresa: l'Eccellenza è salva.

La gara, nella prima mezzora, si mantiene in equilibrio.

Al 6', primo botta e risposta, con il colpo di testa pericoloso di Pagani su azione di calcio d'angolo e la punizione di Totta bloccata da Ruffilli. Altre due fiammate intorno al 34'. Pagani prova il tiro dalla distanza, che Giovannini respinge in un qualche modo. Sulla ribattuta si precipita Donati che non trova la coordinazione giusta. Sul ribaltamento di fronte azione insistita di Fabbri; la palla arriva a Baldazzi che esplode il sinistro dal limite, ancora una volta bloccato da Ruffilli. L'Argentana, smaltita la tensione iniziale, cresce e al 42' va vicinissima al vantaggio: grande azione di Pagani, assist per Carioli che rientra sul destro, prova a piazzarla sul secondo palo ma trova la deviazione in corner della difesa ospite. La gioia è solo rimandata di un paio di minuti. Molossi sradica un pallone a centrocampo e manda in porta Luciani che, a tu per tu col portiere, non sbaglia: 1-0.

Il Castenaso accusa il colpo e nei minuti di recupero l'Argentana trova addirittura il raddoppio. Carioli addomestica un pallone nella sua metà campo e riparte. Quaranta metri di corsa poi tocco in profondità per Pagani che, con il sinistro, infila in uscita Giovannini: 2-0.

La ripresa inizia con la leggerezza di Luciani, che rifila un calcione da tergo a Baldazzi: non sembra esserci cattiveria, ma per l'arbitro è rosso diretto e l'Argentana è costretta a rimanere in dieci per quasi un tempo.

Candeloro riassetta i suoi con un 4-4-1, chiedendo grande sacrificio sulle fasce a Casetta e Carioli, ma il Castenaso ora crede nella rimonta. Al 55', ci vuole uno strepitoso Ruffilli per negare il gol a Fabbri, abile a liberarsi e scoccare il destro da due passi. Dopo qualche minuto di apnea, i granata tornano a respirare. Al 77', però, l'episodio che anima il finale. Un rimpallo in area favorisce Totta che scarica il destro sotto la traversa: 2-1.

Passano appena 2' e Pagani, dopo aver rubato palla a Pirelli, s'inventa un pallonetto da 35 metri con l'esterno destro che incenerisce Giovannini: 3-1.

È il gol della sicurezza. E della salvezza.

Daniele Carnaroli

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