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Felicità Argentana «Salvezza arrivata con gruppo e mister»

Felicità Argentana «Salvezza arrivata con gruppo e mister»

Eccellenza. Granata in festa dopo lo spareggio vinto Bruschi: «Grazie a Candeloro, sbagliai a esonerarlo»

20 maggio 2014
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ARGENTA. Grande euforia in casa Argentana domenica dopo il triplice fischio. I granata, con la vittoria contro il Castenaso per 3-1, hanno centrato la salvezza, un obiettivo che, per come si erano messe le cose a metà stagione, ha del miracoloso. Dopo la fallimentare gestione Mastrocinque, il ritorno sulla panchina di Candeloro ha portato gioco e risultati, permettendo all’Argentana di rimanere in Eccellenza. Proprio aL riguardo, arriva l’ammissione del patron Bruschi: «È vero - confida il presidente granata a fine partita -, l’esonero di Candeloro dello scorso autunno è stato un vero errore, dovuto al fatto che pensavamo di avere una squadra da primi posti. Ho sbagliato, se il mister fosse rimasto ci saremmo piazzati sicuramente a metà classifica. Da parte mia c’è la volontà di averlo ancora con noi».

Dal canto suo, l’allenatore romagnolo potrebbe togliersi qualche sassolino dalla scarpa, ma si conferma un signore: «Nessuna polemica - dice Candeloro -; nei prossimi giorni si penserà al futuro, ma non credo sia ad Argenta, visto che non mi è stato ancora proposto alcun rinnovo. Ho già diverse offerte che valuterò con calma».

Ritornando sui festeggiamenti del post-partita, non si può non partire dal grande eroe di giornata, Jacopo Pagani, che con i suoi due gol (10 stagionali) è stato l'assoluto protagonista del match: «Abbiamo dato il massimo - dice commosso l’attaccante granata -, è la squadra del mio paese, ci tenevo troppo. Quando siamo rimasti in 10 è stata ancora più dura, un po’ come la nostra stagione, visto che ci davano quasi per spacciati. Grazie alla fiducia del mister, il gruppo ha fatto ancora la differenza».

Grande soddisfazione anche nelle parole di Ruffilli, tornato decisivo nel momento che conta: «L’Argentana - esordisce il portierone granata - merita questa categoria. Nonostante le difficoltà incontrate, siamo stati bravi a crederci, a livello mentale non era facile. Era doveroso da parte nostra nei confronti di una società che, portandoci anche in ritiro nello scorso weekend, ci ha dato un segnale forte e preciso. È un gruppo composto da ottimi giocatori, con dedizione e impegno ci siamo tolti una grossa soddisfazione».

Infine, il capitano Donati: «C’era tanta pressione, in partite come queste un episodio può cambiare tutto. Se non ci fossimo salvati, sarebbe stato un dramma, dato che, sulla carta, non siamo una squadra da playout. A un certo punto della stagione la salvezza era un miraggio, ma con il ritorno di Candeloro le cose sono cambiate e i risultati sono sotto gli occhi di tutti».

Daniele Carnaroli