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Spal, per Indiani sono 48 ore decisive

di Paolo Negri
Spal, per Indiani sono 48 ore decisive

Il Pontedera offre al tecnico il prolungamento fino al 2017. I biancazzurri restano fiduciosi ma non attenderanno in eterno

22 maggio 2014
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FERRARA. Non è fatta. Non ancora. E non è detto che lo sarà. La Spal resta moderatamente fiduciosa, ma soprattutto rimane in attesa. Fissa una scadenza e, comprensibilmente, sarà difficile che possa andare oltre. In sintesi: per l’arrivo in biancazzurro del nuovo allenatore Paolo Indiani sono ore calde. Saranno 48 ore decisive: la giornata odierna e quella di domani.

Le mosse granata

Martedì sera, come noto, il tecnico di Certaldo ha cenato con Paolo Giovannini, d.s. del Pontedera. Non solo un manager: un amico, un mentore (hanno lavorato insieme alla Massese, alla Lucchese, alla Pistoiese ed appunto al Pontedera). Giovannini era già perfettamente a conoscenza della volontà di Indiani di trasferirsi alla Spal, a dispetto del contratto in essere col Pontedera (fino al giugno del 2015). Tanto consapevole di ciò, il d.s. toscano, da aver già bloccato mister Favarin come successore di Indiani. Giovannini, forte del proprio e freschissimo prolungamento contrattuale, e del detto rapporto col trainer di Certaldo, ha però giocato le proprie carte e quelle della sua società. Ha messo sul tavolo ulteriori due anni di contratto (fino al 2017) per l’allenatore, ha cercato di cogliere la sua reale determinazione a spostarsi a Ferrara. Gli interlocutori si sono lasciati poco prima delle 22, con l’intesa che Giovannini sarebbe immediatamente andato a riferire alla proprietà i contorni della situazione, e che Indiani si sarebbe e avrebbe concesso qualche giorno di riflessione. Di sicuro c’è che il Pontedera cerca di trattenere l’allenatore (ovvio, ha fatto benissimo ed è vincolato) o, se proprio proprio, tenterà di ottenere una transazione per liberarlo. In ogni caso, era obiettivamente naturale che la società toscana non dicesse subito “ok, vai pure”. Un minimo di valutazioni deve farle, anche perchè la base dirigenziale è ampia (una ventina di soci) e la presidenza bicefala.

Così in via Copparo

Per gli sviluppi della vicenda si deve aspettare l’andamento della giornata odierna. Più probabilmente anche quello di domani. Il termine che si dà la Spal è appunto venerdì. Una scadenza non perentoria, ma indicativa. Vanno capite le intenzioni del Pontedera. Se quello toscano è un tentativo per speculare, lo dirà il tempo, lo diranno queste 48 ore. Di certo la Spal non è disposta ad una transazione, ad un indennizzo, al pagamento di una sorta di clausola rescissoria (la si chiami come si vuole). Se poi domani il Pontedera dicesse “dai, aspettiamo un attimo”, allora la Spal accetterebbe di temporeggiare qualche altro giorno, convinta com’è che Indiani possa essere l’allenatore giusto al momento giusto. Se invece intuirà che non esistono grandi chances per ottenere la “liberazione” del tecnico, ecco che la società biancazzurra si piegherà all’approfondimento di altre valutazioni: in quel caso, infatti, non potrebbe permettersi di aspettare ulteriormente.

Presa di coscienza

La Spal resta convinta che Indiani voglia venire a Ferrara, o che preferirebbe venire a Ferrara. L’allenatore non ha però il potere per rompere unilateralmente il contratto che lo lega alla sua società, probabilmente deve anche approfondire alcuni aspetti, e nelle ultime ore in casa biancazzurra ci si è resi conto di come la definizione della situazione fosse apparsa più semplice di ciò che invece si sta realmente rivelando. Non resta che attendere. Non per molto, fortunatamente.

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