Furlani applaude: «Abbiamo fatto una vera impresa»
Dal coach un elogio al pubblico: cornice bella e civile «Era importante dare questa soddisfazione ai nostri tifosi»
FERRARA. Il fortino Mobyt è servito a reggere l’assalto di Mantova. Anche ieri il PalaMit2B è stata una vera “bombonera”. E Adriano Furlani non si dimentica del pubblico nemmeno a fine partita: «Al di là del risultato credo che la prima cosa da dire commentando la partita sia una riflessione sul pubblico. Devo fare un plauso perchè Ferrara ancora una volta ha dimostrato grande senso di civiltà. La cornice di pubblico era molto bella ed estremamente corretta». Poi il coach guarda dentro alle pieghe di una gara complicata: «Abbiamo fatto una vera impresa a battere Mantova. Da tempo dico che sono loro la squadra da battere. Giocano il basket migliore del campionato, sono i predestinati alla vittoria finale. Però era importante dare questa soddisfazione al nostro pubblico. Nella serie con Ravenna si è creato grande entusiasmo attorno alla squadra che non potevamo assolutamente sprecare. Dovevamo dare l’opportunità a Ferrara di vedere almeno un’altra partita». «Credo sia importante sottolineare un dato tecnico – ha continuato Furlani -. Alla fine abbiamo avuto ben cinque uomini in doppia cifra. E quando giochiamo assieme è più facile vincere. L’esempio ce l’ha dato un giocatore chi si era attirato un po’ di critiche in questi play off: Michele Ferri. Il capitano ha giocato una partita esemplare. La squadra ha dimostrato maturità e capacità di leggere le diverse situazioni. Amici ha sfruttato bene i miss match spalle a canestro, Jennings ha tirato fuori dall’area Jefferson. La squadra ha dimostrato una grande caratura morale e capacità di affrontare nel modo giusto una gara psicologicamente difficile. Vincendo abbiamo dimostrato di avere ancora voglia di restare in questi play off e di avere ancora qualcosa da dire. Ora dovremo andare contro i gufi - scherza - visto che il presidente ci aveva chiesto di arrivare alla quarta partita. Ma noi vogliamo tenere viva la serie il più possibile. Vediamo quante energie fisiche e mentali ci restano».
Mauro Cavina
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