Mobyt poco Clemente, è trionfo
Basket Silver/Semifinale playoff. Grande prova, annullato il match point di Mantova
FERRARA. La historia se escribe latido a latido... Battito a battito. Cadendo e rialzandosi: -25 in “gara uno”, -6 in “gara due”. Spalle al muro ieri sera, in “gara tre”. Ma nella santabarbara del PalaMit2B, trascinata da un pubblico meraviglioso (2700 in tribuna), la Mobyt ha fatto sfolgorare l'arcobaleno. Vittoria meritata (79-68) e semifinale playoff che prosegue. Mantova, domani sera, deve ritornare nel ribollente catino estense. Lombardi sempre favoriti e certamente non in ginocchio; ma come s'era capito lunedì sera al PalaBam, abbiamo una serie aperta. L'anatema del presidente Bulgarelli, dopo la batosta della prima partita, s'è avverato: «Mantova non vincerà 3-0».
Però i biancazzurri ci riproveranno. Sempre con le spalle al muro, sempre con orgoglio. Basket uguale brividi. E sportività: dopo le polemiche che hanno seguito “gara due”, ieri partita dura ma corretta. Un inno allo sport.
Il primo “brividino” di una lunga serata di emozioni, fa capolino dopo 2': botta alla mano destra per Mays. Si alza Bottioni, l'allarme rientra rapido: “zio Julius” non molla l'arena. Dapprincipio è comunque Ferri a marchiare il match: entra duro tre volte fino al ferro squassando il mare difensivo lombardo. Brucia Losi e carica l'ambiente. Non entrano un paio di buoni tiri da tre alla Mobyt, così la Dinamica accorcia (10-7 al 5'). E' una difesa molto fisica, ad ogni modo, la benzina estense: c'è la giusta dose di cattiveria agonistica. “Shot dunk” di Amici con balzo siderale per il massimo vantaggio del quarto: 16-11, una schiacciata liberatoria per “Air Ale”. Mantova al momento non accusa il colpo. Anzi, va lucida e cinica sotto coinvolgendo Clemente. Sono cinque punti del pivot ospite a rimettere tutto in discussione: 18-18 all'intervallo. La prima svolta della sfida è nel secondo quarto. La Mobyt alza ulteriormente il livello fisico. Impressionante. Martellante. Continua. Sotto è una tonnara, Ferrara va rabbiosa su tutto quel che rimbalza. La Dinamica segna un solo punto in 6'; poi 3 in 7'. Quindi appena 8 in 10' con due soli cesti su azione (Nardi e Losi). La Mobyt qualcosina sbaglia, davanti, ma la manovra è efficace. Nel “pitturato” Casadei fa scuola ad Alibegovic, contro l'abbozzo di zona Ferrara non trema. Prima tripla estense al 13' (Mays), bis di Ferri: la gara si spacca. Mobyt avanti 29-19 al 15'. Secondo “brividino”: ginocchiata alla schiena, Jennings a terra. Poi si rialza; poi cattura un rebounds offensivo; poi segna con libero aggiuntivo. E' il “+13” al 17' (31-19). All'intervallo lungo il tabellone segna 36-26.
La ripartenza sembra prato fiorito, invece... La Dinamica ringhia. Tutto Clemente: di sponda, di fisico, di gomito. Il pivot biancorosso insacca 9 punti consecutivi. Mantova inizia a dominare a rimbalzo (alla fine 41 a 27). Ferrara accusa, il break ospite è pesante: 0-14. La Mobyt si stringe sotto, la coperta è corta perché Alibegovic ha spazio dal perimetro e insacca un paio di triple. Dote mangiata: 42-40 al 26'. In regia per fortuna ci sono occhi e gambe. Ferri straripa personalità, Mays accetta la sofferenza. Isolamento per Amici spalle a canestro: lui attacca Clemente in “uno contro uno”. A volte va al ferro, altre smazza assist. Mays fino in fondo tra mille braccia: cambio mano ed appoggio. Jennings da tre: al 30' siamo 54-45. La nottata è passata. Non certamente scacciata la notte, ma gli incubi svaporano. Resta da battersi fino in fondo, of course. Perché la Dinamica non è certamente uno zuccherino. Resta lì, tosta. Al 35': 59-54. Ora è un corpo a corpo. Esce Spizzichini per falli. I palloni sputati dal ferro, rispetto ai primi due quarti, ora sono sovente in mani lombarde. Terzo “brividino”: Ferri in panca per una leggera distorsione alla caviglia sinistra. Rientra e al 38' Mobyt avanti 69-59. Una fiammata di Losi (5 filati) è il colpo di coda Dinamica: Casadei da tre pulito pulito. Ferri uno+uno. Una tripla di Jennings mette il sigillo. Come suggerisce il mantra del “Cholo” Simeone (tecnico dell'Atletico Madrid), latido a latido. Il prossimo battito domani, “gara quattro”.
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