Spal, è ufficiale: il mister non sarà Indiani
Ieri il tecnico ha comunicato che il Pontedera non lo libera. I biancazzurri scelgono tra Brevi (favorito), Asta e Semplici
FERRARA. Paolo Indiani non sarà il nuovo allenatore della Spal. L’ufficialità è arrivata ieri pomeriggio, conformemente alla scadenza che la società biancazzurra si era data ed aveva dato. Indiani ha telefonato ed ha comunicato che il Pontedera non accettava di liberarlo. Il sodalizio toscano si è fatto forte dell’anno di contratto ancora in essere con Indiani, al quale ha addirittura proposto da giorni un prolungamento fino al 2017.
Indiani, ieri, si è recato in sede al Pontedera, ove avrebbe ribadito la propria volontà di trasferirsi alla Spal. Era disponibile ad una rinuncia economica, che il club biancazzurro avrebbe “coperto” riconoscendo il famoso indennizzo al Pontedera. Nonostante ciò, non c’è stato margine, e Indiani non è andato à la guerre con i suoi dirigenti.
Alla Spal non è rimasto che prendere atto della situazione (in verità andata già profilandosi negli ultimissimi giorni) e passare al piano alternativo. In lizza, adesso, ci sono due o tre tecnici: Oscar Brevi, Antonino Asta e Leonardo Semplici. Le azioni di Asta sono tornate a salire perchè nelle ultime 48 ore l’ex mister del Monza non ha chiuso né con il Mantova (che lo ha liberato da ogni impegno visti i possibili, imminenti, nuovi scenari societari) né con il Bassano. Tra oggi e domani, quindi, la Spal valuterà la soluzione migliore, sentirà gli interessati. Il presidente Walter Mattioli ed il d.s. Davide Vagnati dovranno soppesare richieste contrattuali (durata e portata economica del vincolo) e circa lo staff dei candidati, discutere con loro il progetto tecnico, il modulo ed il piano di lavoro, ed anche valutarsi reciprocamente “a pelle”. Il feeling conta eccome. «Dobbiamo effettuare la scelta giusta», ha sinteticamente commentato Vagnati.
Dopo gli sviluppi di ieri, Semplici è forse il più defilato dei tre, ma a questo punto bisogna essere molto cauti, anche se ora come ora parleremmo di un testa a testa tra Brevi e Asta, con il primo favorito e con una variabile che bisogna considerare: il forte pressing della Reggiana su Asta, che a Reggio ha giocato e lasciato ottimi ricordi. Il club granata vive però un momento di oscillazione, potrebbe entrare un nuovo socio ed è ovvio che Asta temporeggi un attimo per saperne di più. Così come l’interessamento della Reggiana potrebbe precludere alla Spal la possibilità di arrivare all’allenatore, così esiste questa breccia temporale che i biancazzurri potrebbero sfruttare per ottenere il sì del tecnico nel caso in cui decidano che sia lui quello col profilo più adatto. Di sicuro il Monza di Asta giocava un ottimo calcio, offensivo, di qualità, senza fanatismi tattici legati ad un modulo in particolare. L’anno scorso ha perso in maniera carambolesca la promozione in Prima, in questa stagione ha ottenuto con anticipo l’accesso alla prossima serie C unica. Asta non ha mai allenato in Prima (e ciò sarebbe in contraddizione con l’identikit iniziale tracciato dalla Spal) ma in fondo contano soprattutto le capacità, no? A Monza, Asta ha costruito squadre con punti di riferimento esperti al fianco di giovani di grandi prospettive
Quanto a Brevi, si era parlato di un interessamento del Brescia in serie B, ma per ora c’è nulla di concreto. Brevi è giovane eppure già esperto, ha lavorato in piazze importanti e dove c’è esigenza di risultati (Como, Cremona, Catanzaro), ha la personalità che lo contraddistingueva da calciatore, fa giocare ed è anche attento ai giovani in virtù della sua formazione professionale. Di sicuro il tecnico milanese non avrebbe esitazioni: alla Spal direbbe sì in tre minuti. Le parti si sono sentite, difficile che tra oggi e domani (con Vagnati che sarà per partite) ci sia un incontro, ma lunedì potrebbe essere il giorno giusto.
©RIPRODUZIONE RISERVATA