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Il manager ieri a Forlì-Torres Intanto è vicino Massoni

Il manager ieri a Forlì-Torres Intanto è vicino Massoni

FERRARA. Davide Vagnati, direttore sportivo della Spal, ieri ha assistito a Forlì-Torres, semifinale di ritorno dei play off del girone A di Seconda Divisione. Si tratta di capire se è stata una...

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FERRARA. Davide Vagnati, direttore sportivo della Spal, ieri ha assistito a Forlì-Torres, semifinale di ritorno dei play off del girone A di Seconda Divisione. Si tratta di capire se è stata una scelta... logistica (per incontrare interlocutori) o prettamente tecnica, al fine di visionare qualche elemento di interesse. Dell’attaccante forlivese Melandri si era parlato già in passato, e ieri ha brillato con due gol, ma è da dimostrare che sia un possibile obiettivo ancora d’attualità (come seconda punta arriverà il giovane interista Capello). Non male il laterale sinistro Boron, classe 1993, però se resta Sereni e arriva Eguelfi la Spal è coperta. Oltretutto, poi la corsa del Forlì prosegue, non si va certo adesso ad eventuali trattative. Piuttosto, con la retrocessione in D della Torres è evidente che vanno sul mercato giocatori di grande spessore (i difensori Di Maio e Migliaccio, i centrocampisti Guerri, Lisai e Bottone, l’ala Ciotola, la punta Infantino: peccato che nessuno sia un under...).

Parlando di obiettivi attuali e concreti, sembra ormai assodato - o davvero molto probabile - che la Spal per rafforzare la propria retroguardia stia stingendo per arrivare a Leonardo Massoni, classe 1987, gigantesco (1.94 per 87 chili) difensore centrale reduce dalla promozione in serie B con il Perugia ed a scadenza di contratto (come l’attaccante Virdis a Savona, in gol anche ieri a Vercelli). Ex di Sassuolo e Lanciano, Massoni potrebbe arrivare per fungere da perno del reparto arretrato, per giocare vicino ad un altro ex perugino (Giani) e per sostituire un ulteriore ex del Grifo, quel Lebran che rientra al Parma e che potrebbe tornare solo se i ducali copriranno ancora parte dell’ingaggio. Ma, è chiaro, per Massoni come per altri, che molto dipenderà dal nuovo allenatore, dalle indicazioni che darà, dal tipo di difesa (a tre, a cinque, a quattro...) che intenderà adottare. La Spal ha comunque idee precise ed obiettivi chiari, non intende costruire la squadra senza l’avvallo del mister, anche se è ovvio che un Virdis (e/o un Massoni) rappresenta un valore assoluto che certo sarebbe gradito a qualunque allenatore e scelto indipendentemente da chi sarà il trainer. Di sicuro nell’undici spallino dovranno esserci dei giovani per ottemperare ai parametri sull’utilizzo degli under, che assicurano contributi cui la Spal non intende rinunciare. In tal senso si parla di centrocampisti quali Pinato del Milan Primavera e Maita della Reggina (era al Lumezzane): quest’ultimo è però un centrale che imposta il gioco, quindi o non arriva il regista esperto, o non resta Paro, o non si concluderà per il ragazzo.