Rosberg domina, Hamilton furioso
F1. Nel Gp di Monaco doppietta Mercedes, il tedesco torna leader del mondiale. Sfortunato Raikkonen, Alonso quarto
Dopo una pole al veleno, Nico Rosberg sul circuito di Monaco si è preso anche la vittoria, bissando il successo del 2013 e - soprattutto - ha ritrovato la testa del Mondiale piloti ai danni del compagno di team Lewis Hamilton, secondo sul traguardo e superato di quattro punti. «È una vittoria speciale - ha gioito Rosberg dopo la gara - dovevo cercare di interrompere lo slancio di Hamilton e ci sono riuscito, anche se lui ha guidato molto bene».
Chi si aspettava scintille alla partenza, dopo la “furbata” del tedesco nelle qualifiche, è rimasto deluso. Nessun contatto, niente sorpassi e se la safety car è dovuta intervenire due volte non è stato per raccogliere i cocci dei piloti Mercedes, ma prima per un contatto tra Button (McLaren) e Perez (Force India), poi per lo schianto sulle barriere di Sutil (Sauber) all'uscita del tunnel.
In conferenza stampa Hamilton ha detto il meno possibile («Una buona doppietta per il team. Il problema all’occhio nel finale? Niente di importante»), ma è parso chiaro che non ha digerito l'epilogo della pole. E l'inglese si è letteralmente infuriato via radio con il suo box, quando gli è stato impedito di anticipare il pit stop, in occasione della prima safety car. In casa Mercedes la guerra di nervi è appena cominciata.
Nei box del Cavallino, invece, si cerca di guardare avanti: «Cerchiamo di migliorare ad ogni gara - ha commentato Alonso - ma anche i primi fanno passi avanti. Speriamo di divertirci un po’ di più in Canada». Logicamente delusissimo lo sfortunato Kimi Raikkonen: «Il risultato fa schifo, ma non per colpa mia. Potevo chiudere ottavo, ma non mi interessava prendere un paio di punti» il suo comprensibile sfogo: il tamponamento da parte della Marussia di Chilton ha rovinato la sua splendida partenza. Infine, il team principal delle Rosse, Marco Mattiacci: «Riuscire a mantenere il 3° posto sarebbe stata un'iniezione di ottimismo per tutta la squadra, ma eventi al di fuori del nostro controllo non lo hanno reso possibile. Stiamo lavorando tutti senza sosta e sono certo che grazie alla grande professionalità delle persone che mi circondano sapremo migliorare giorno dopo giorno, per tornare ad essere competitivi nel breve periodo».