La Nuova Ferrara

CENTO. Come è strana la pallacanestro:la Tramec domina “gara uno” di semifinale per 15’, raggiunge un vantaggio consistente (18 punti in casa della corazzata Piacenza) chiude il secondo parziale avanti di 6 contenendo i danni della rimonta. Ma poi, il vuoto. Un parzialone devastante, Tramec costretta all’angolo da un incontenibile Rombaldoni; un vero peccato per come si era messa, poteva essere la grande festa dei 300 centesi accorsi a Piacenza vocianti e colorati fino alla fine. A mente fredda si ragiona meglio, Giuliani spiega quanto accaduto: «Intanto non facciamone un dramma - esordisce l’allenatore centese -; abbiamo perso una battaglia, la guerra è ancora lunga. A Piacenza vogliamo tornarci. Siamo riusciti per metà partita ad impostarla esattamente come volevamo, difendendo alti. Rombaldoni li ha letteralmente presi per mano tenendoli a galla. Potevamo avere un vantaggio maggiore, il nostro piano purtroppo è saltato nel terzo quarto: Piacenza ha preso fiducia, difeso alla morte sempre al limite e vinto meritatamente grazie all’esperienza. Ma non è un dramma. Sono stati di più i loro meriti che i nostri demeriti».

Domani si replica, Giuliani ci crede: «Vogliamo portarli a “gara tre” - chiude l’allenatore - speriamo di essere riusciti a sfiancarli almeno un po’. Fisicamente noi stiamo bene, averli fatti faticare alla lunga può essere importante». Cento vuole a tutti i costi la “bella”, per farlo deve vincere domani.

Simone Gagliardi