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Tramec e PalaBenedetto Uniti per un’impresa

Tramec e PalaBenedetto Uniti per un’impresa

Basket Dnb/Semifinale playoff. Alle 21 a Cento arriva la corazzata Piacenza Persa “gara uno” i biancorossi chiedono aiuto ai tifosi per non essere eliminati

28 maggio 2014
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CENTO. Oggi o mai più. O la Tramec batte Piacenza o l'avventura dei biancorossi di Giuliani nei playoff si ferma qui. Persa l’andata domenica, questa sera alle 21 al PalaBenedetto si gioca il ritorno della semifinale. Ci sono da cancellare i venti minuti finali di “gara 1”, disputare una prova super e battere Piacenza per portare la serie alla bella di domenica. Il primo round non è andato come qualcuno sognava, ci si è un po' illusi; ma non tutto è da cancellare. Per 15' la Tramec ha fatto la partita a suo piacimento, difeso “alto” come piace a Giuliani e trovato canestri di classe. E se non fosse stato per l'esperienza di Rombaldoni, che ha tenuto a galla la squadra praticamente da solo, forse la fuga sarebbe andata in porto. Oggi si riparte, con una sola certezza: la Tramec a Piacenza vuole tornarci.

«Abbiamo le carte in regola per vincere e portarli alla bella - afferma il direttore sportivo Salvi -; a Piacenza siamo partiti benissimo, ma Rombaldoni è stato semplicemente mostruoso. Ha tenuto a galla la squadra da solo. Poi, nel secondo tempo, Piacenza ha difeso meglio e trovato canestri impossibili. Confermandosi una squadra fortissima, davvero da applausi. Bisogna anche essere sportivi e riconoscere i meriti degli avversari. In questi playoff abbiamo confermato di essere fra le tre squadre più forti del campionato, purtroppo anche Piacenza».

Salvi, però, èdi nuovo pronto a sognare: «Prima della serie ero convinto che avremmo vinto a “gara tre” e saremmo andati in finale; ora, dopo aver visto Piacenza all'opera, non sono più così sicuro. Io ci credo ancora, so che ci crede Giuliani e ci credono i ragazzi. Siamo una squadra in grado di giocarcela con tutti, non sarò un grande intenditore di pallacanestro ma dico che già da stasera, se vogliamo avere una speranza, dobbiamo correre, correre e correre».

Lavorarli ai fianchi giocando in transizione. Tutto nasce dalla difesa, aggressiva se ad uomo, adattata se a zona, cercando di limitare i punti di Rombaldoni il vero uomo in più di Piacenza. Giuliani ha preparato qualcosa di nuovo nella fase difensiva per limitarne la classe; quanto all'attacco, se va male il contropiede occorre coinvolgere maggiormente i lunghi anche per caricare di falli una squadra che, se costretta ad utilizzare la panca, potrebbe trovarsi in difficoltà. Non ci sarà l'esaurito di 10 giorni fa, ma al PalaBenedetto non ci saranno vuoti e dorà essere una bolgia. Piacenza è forte, per vincere serve un’impresa.

Simone Gagliardi