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La Tramec ora ci crede

La Tramec ora ci crede

Basket Dnb. Il successo in gara 2 di semifinale ha galvanizzato i biancorossi

30 maggio 2014
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CENTO. Il successo del collettivo. Contro la Bakery Piacenza, mercoledì sera, la Tramec ha mandato ben cinque uomini in doppia cifra, portando alla “bella” di domenica pomeriggio in terra piacentina Rombaldoni e compagni. Anche l’altra serie, quella fra Tortona e Cecina, è sull’1-1.

«Ognuno ha messo il suo mattoncino - le parole del diesse biancorosso Gianfranco Salvi -, così siamo estremamente soddisfatti di aver conquistato questo obiettivo. Abbiamo battuto con ogni merito la Bakery: successo della squadra, bravo Silimbani a spaccare il match nei momenti che contavano».

Che gara 3 sarà? Il diesse ha la sua lettura: «Bisogna capire quanto le due compagini riusciranno a recuperare dal punto di vista fisico. A questo punto non guardiamo più all’aspetto tecnico: chi recupera di più e avrà più spinta, vincerà la gara. Abbiamo il 50% delle possibilità di vincere - ha chiuso Salvi -, convinto che domenica sarà una battaglia di muscoli, ma noi ci siamo. E, se passeremo contro Piacenza, la promozione in Silver non sarà così utopistica».

Lorenzo Andreani è stato fra i protagonisti del bel successo contro Piacenza l’altra sera: «È andata bene - dirà il numero 30 della Tramec a fine match -, anch’io ho bisogno di queste gare per venir fuori, come del resto dei tifosi. Sotto di una lunghezza (41-42 al 23’, ndr), meno male che abbiamo reagito. Anche durante il campionato abbiamo avuto davvero molti black out, dopo di che non avevamo reagito. Questa volta abbiamo risposto in maniera compatta, andando a +9 (55-46 al 28’, bel controbreak di 14-4 in 5’, ndr). Il 2-0 contro la Fortitudo ci ha dato fiducia, batterli non è stato facile. Dopo aver perso a Piacenza gara 1, ci serviva ancora fiducia, che ci ha dato gara 2: tutti hanno risposto alla grande. Abbiamo commesso degli errori, ma siamo sempre stati sulla palla, non lasciando a loro dei tiri aperti e facili. Il nostro pubblico? Potrà essere decisivo. Giocare così, davanti a tutti questi tifosi, non è da tutti, sono le classiche gare che, se guardi da fuori, vorresti giocare. È un piacere vero stare in un campo così. Anche con alti e bassi, i nostri tifosi ci sono sempre stati e si meritano che noi facciamo di tutto per vincere».(l.m.)