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Tuli e Failla in gol Il Kaos rimonta e batte la Lazio

Tuli e Failla in gol Il Kaos rimonta e batte la Lazio

Calcio a 5 under 21. I romani passano in vantaggio ma nella ripresa i neri trovano la reazione vincente

30 maggio 2014
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FERRARA. Si riaccendono i fari sul Kaos Futsal e sono tutti puntati, ancora una volta, sull’under 21 di mister Andrejic, alla quarta finale scudetto consecutiva e alla ricerca del bis tricolore, oltre che di un triplete stagionale - coppa Italia e supercoppa già in tasca - che avrebbe dello storico. L’avversario è la Lazio, la cara vecchia Lazio, proprio come lo scorso anno, proprio come in semifinale di Coppa Italia. In entrambe le occasioni furono gli estensi a imporsi in maniera piuttosto netta, ma ieri sera, in un PalaBoschetto gremito di pubblico e rumoroso come al solito, i biancocelesti si sono presentati con Salas in più nel motore.

Il paraguaiano è la stella della squadra ed è dalle sue percussioni che nascono le azioni più pericolose delle squadra di D’Orto. Andrejic deve rinunciare a Cesare Petriglieri e Kapa, assenze pesanti che accorciano la rotazione a sua disposizione, e così i big come Tuli e Brugin si trovano costretti a dover fare gli straordinari. Poco tempo per respirare, mentre la Lazio pian pianino alza il ritmo. Tensione subito alta, Petriglieri si becca con Mentasti. Dopo appena 8 minuti esce Timm per infortunio, Guennounna al suo posto fra i pali. Poche le occasioni da una parte e dall’altra, fino al sesto, inutile, fallo del Kaos, che concede a Salas il tiro libero: il paraguaiano non si fa certo pregare e insacca per l’1-0 servito su un piatto d’argento. E il raddoppio laziale non arriva solo perché il paraguaiano alza di troppo la mira a 14” dall'intervallo.

Parapiglia nel tunnel degli spogliatoi, gli arbitri chiudono un occhio. Si riparte con il Kaos sotto, ma Tuli, con un super gol dalla destra, trafigge Basile con un missile imprendibile, riconsegnando il pari al tabellino. A meno di tre minuti dalla fine è Failla a regalare ai neri la vittoria. Un successo di misura, che rimanda ogni discorso alla sfida di ritorno di giovedì prossimo a Roma.

Costantino Felisatti