La Nuova Ferrara

Sport

Questa Mobyt fa gola anche a Udine e Aquila

di Marco Nagliati

Basket. Sul titolo di Silver non c’è solo Treviso Bulgarelli giovedì avrà un incontro col sindaco

31 maggio 2014
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FERRARA. Il fragore s’è sentito. Fabio Bulgarelli ha senza dubbio attirato l’attenzione sulla Pallacanestro Ferrara. I tifosi hanno lungamente commentato sui social network la dichiarazione dello stato di crisi del team, una parte di città sta provando a capire cosa fare per salvare la categoria. Tenendo conto che la prossima sarà una stagione di ulteriore riforma dei campionati: risulterà più facile raggiungere la Gold unica piuttosto che rischiare di retrocedere. Ad ogni modo, Bulgarelli è perentorio: «Vendo tutto». Decisamente il fragore s’è sentito in buona parte dell’universo a “spicchi”, perché ieri hanno sondato il terreno per l’acquisizione del titolo di Silver della Mobyt altre due piazze storiche: Udine e Bologna sponda Fortitudo. I friulani sono ancora in corsa per la promozione (domani “gara tre” di semifinale ad Orzinuovi) ma è chiara l’intenzione di cautelarsi. E l’Aquila potrebbe prendersi col denaro quanto non le è riuscito sul campo: eliminata da Cento. Ricordiamo, tra l’altro, che tre anni fa la Pallacanestro Ferrara nacque perché un’altra Fortitudo acquistò la “matricola” sportiva del Club. A Udine e Fortitudo va aggiunta Treviso, la più attenta per ora a seguire la situazione.

Il fragore s’è sentito, per ora però lo scenario non muta: «Mi hanno chiamato in tanti degli sponsor - racconta Bulgarelli - però non hanno potuto far altro che confermare quanto già mi avevano prospettato: la riduzione della quota». Mancano 150.000 euro per chiudere il bilancio di quest’anno (farà fronte personalmente Bulgarelli), almeno altri 150.000 per ipotizzare un budget 2014/2015 che si avvicini a quello di partenza dell’anno scorso. Poi, nell’ultimo “esercizio” s’è sforato causa infortuni e mercato supplementare. «Davvero: non ci sono al momento le condizioni per proseguire - rilancia Bulgarelli -. Mi sento solo e ci sono troppe variabili negative per lanciarsi». Al netto delle valutazioni imprenditoriali, peraltro già fatte balenare mesi fa in merito alla suddivisione dei denari tra Spal e Pallacanestro Ferrara (secondo la famiglia Colombarini e Bulgarelli al momento è il calcio che promette scenari migliori), rimangono sfumature non secondarie: un conto è ridimensionare, un altro vendere il titolo. Può esserci uno scambio con un titolo di Dnb? Forse, ma Bulgarelli darebbe solo una mano. E qui nasce un altro problema grosso: chi si assumerebbe l’onere di ricoprire la figura di presidente? Chi ripianerebbe eventuali futuri bilanci in rosso? Molte “question mark” e altrettante nuvole. È stato sussurrato il nome di Riccardo Maiarelli.

C’è fragore, eccome. E nell’acqua qualcuno tenta di allestire una zattera. Ieri incontro tra Raffaele Maragno (Dimedia) e Raffaello Pellegrini (NaturHouse) già protagonisti del salvataggio del 2011. Hanno una decina di giorni per capire se esiste “materiale” per costruire un’altra buona barca. Soprattutto, forse giovedì, Bulgarelli incontrerà il sindaco Tagliani che nelle scottanti questioni sportive s’è sempre speso. Quello di Bulgarelli sarà un richiamo-provocazione che rientrerà, trovando un aiuto dell’amministrazione, o la decisione di mollare la Silver è ormai presa?

Intanto si oscura anche lo scenario pallavolistico, segnale di cattiva salute del sistema estense. Giorni difficili vanno registrati pure sul fronte pallavolo, direzione 4 Torri di B1. Il presidente Mauro Baroni è alle prese con un budget che rispetto allo scorso anno sarà ancora più assottigliato: «Siamo in grosse difficoltà, al punto che anche la partecipazione alla B1 non è scontata. Speriamo in un'azienda della nostra zona che sta ancora valutando se essere un nostro partner importante. E poi chiederemo di sicuro un incontro con il sindaco, che già ci aveva promesso un aiuto dodici mesi fa senza poi che si concretizzasse alcunché».