«I play off serviranno per non falsare i tornei»
È la principale novità in arrivo e resta l’ipotesi di ridurre i gironi per non impoverire la Terza categoria
FERRARA. Abbiamo già scritto nei giorni scorsi dell’introduzione dei play off nei campionati dilettantistici regionali, annunciati da Braiati nel corso dell’ultimo incontro del Quarto Tempo.
«Ci sono sempre risultati “strani“ - spiega il presidente del Crer -, non penso ad accordi, quanto di inevitabile rilassamento di chi ha più nulla da chiedere al campionato e questo non va bene, perché lo va a falsare. In coda i play out hanno risolto il problema, anche se i 10 punti di distacco necessari per poterli disputare (imposti dalla Lnd, ndr) quest’anno sono troppi. Perciò ho pensato, anzi, ci penso da tempo, ai play off. Ovviamente non vanno bene in Eccellenza, dove la seconda già è attesa dagli spareggi nazionali. Ma dalla Promozione alla Seconda categoria si possono fare, anche se formula e modi vanno studiati. L’idea è quella di far giocare le formazioni arrivate dal secondo al quinto posto con gare secche in casa della meglio piazzata, ma poi resta il problema di stilare la graduatoria dei ripescaggi fra tutti i gironi. Magari si possono pensare criteri diversi, come il piazzamento a fine stagione regolare o i criteri già utilizzati in caso di ripescaggi dopo le seconde, ma spetterà ai dirigenti decidere. Faremo in modo che le società vengano alle riunioni preparate e lì sarà la maggioranza a mettere l’ultima parola».
Nella scorsa stagione faceste il sondaggio per ridurre i gironi di Eccellenza e Promozione a 16 squadre, avete ormai rinunciato all’idea?
«Tutt’altro, quando la proponemmo la prima volta nell’assemblea delle società i dirigenti chiesero tempo per pensarci. Il sondaggio era fine a se stesso, la maggioranza ha scelto di andare avanti così, ma lo riproporremo. Anzi, se il trend di ritiri sarà lo stesso (600 società perse a livello nazionale lo scorso anno, 60 in meno in Emilia Romagna in due stagioni, ndr) saremo costretti a ridurre i gironi senza chiedere il permesso ai club».
«E sia chiara una cosa - conclude Paolo Braiati -, dovremo dare un taglio ai ripescaggi, perché in questo modo stiamo facendo scomparire la Terza categoria. Se non avremo squadre a sufficienza in Seconda categoria toglieremo un girone, perché la Terza deve avere campionati ad almeno 12 società e senza obbligare club a cambiare provincia per raggiungere il numero». (d.b.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA