La Spal di Brevi, 4-2-3-1 e tanti acquisti
Difesa “a quattro” per sfruttare le qualità di Lazzari da metà campo in su. Almeno una dozzina i giocatori in arrivo
FERRARA. Il nuovo corso tecnico della Spal verrà inaugurato ufficialmente l’1 luglio, quando la società biancazzurra potrà presentare il neo-allenatore Oscar Brevi. Questioni burocratiche (il trainer è a contratto con il Catanzaro fino al 30 giugno) impongono tale forzata attesa (salvo che nel frattempo i calabresi annuncino l’uscita del mister ed il suo sostituto). Ma, tecnicismi regolamentari a parte, ciò non significa che la Spal e Brevi non siano già al lavoro per pianificare la prossima stagione.
Modulo tattico
Brevi, l’abbiamo detto e lo ripetiamo, non è un integralista. Nel corso della sua carriera di allenatore (Como, Cremonese, Catanzaro) ha adottato vari sistemi di gioco. Quest’anno in Calabria ne ha alternati diversi, trovando l’equilibrio con la difesa con tre centrali. Ciò non significa che proporrà alla Spal uno di questi sistemi tattici (3-5-2, 3-4-3, 3-4-1-2...), almeno in partenza. L’idea è infatti un’altra, e parte (anche) dal presupposto di sfruttare al massimo le qualità offensive di Lazzari. Il convincimento è che il laterale biancazzurro possa sì coprire tutta la fascia, come ha fatto nell’ultimo campionato, ma che tale compito preveda la necessità di un’attenzione alla fase di copertura, di un’attitudine difensiva, che frenerebbe lo slancio dell’ala. In casa-Spal si ritiene che Lazzari possa dare il meglio dalla metà campo in su, dove può liberare velocità, spunto, ricerca dell’uno contro uno; e che per questo convenga sgravarlo di compiti difensivi. Insomma, agirebbe con un terzino a coprirgli le spalle. Per questo al momento si ipotizza che la Spal di Brevi possa essere impostata con la difesa “a quattro”. E per utilizzare Lazzari come si diceva, il modulo non potrebbe che essere un 4-4-2, un 4-3-3 oppure un 4-2-3-1. La tendenza è per quest’ultimo sistema, comunque facilmente modificabile.
La... lista della spesa
In considerazione di tutto ciò, degli uomini in organico (solo sei a contratto: Menegatti, Giani, Sereni, Landi, Lazzari e Cozzolino), di quelli che si vorrebbero o si potrebbero confermare (Silvestri, Arrigoni, Paro, Di Quinzio, Varricchio) e dei profili che si intendono ingaggiare, è evidente che alla Spal ci saranno parecchi arrivi. Anche perchè tra Cozzolino (che è stato giocatore di Brevi nel Como) e Varricchio ne resterà al massimo uno, perchè Paro - se anche dovesse rimanere - non pare destinato (nei disegni) a partire titolare, anche perchè - infine - non è detto che con Cesena ed Albinoleffe si trovi l’accordo per trattenere in biancazzurro Arrigoni e Di Quinzio. Valutato tutto, ecco quindi quella che dovrebbe essere la corposa lista della spesa spallina:
un portiere (come riserva di Menegatti)
due terzini destri
due difensori centrali
un terzino sinistro
due centrocampisti centrali
uno o due trequartisti
due o tre attaccanti
Insomma, di base siamo sugli undici o tredici nuovi acquisti, cifra suscettibile di aumentare di qualche unità, non di diminuire . Di questi prossimi arrivi, quattro o cinque o sei saranno di esperienza, il che significa collaudati (non vecchi), gli altri saranno elementi giovani, di prospettiva, provenienti dalle Primavera, dalla Lega Pro, dalla serie D.
Nel complesso sarà una Spal con una spina dorsale a prova di categoria, e intorno ragazzi di valore.
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