Marquez 6 fantastico È show con Lorenzo Rimontona Rossi: 3º
MotoGp al Mugello. Tra i due spagnoli decide l’ultima curva Vale da 10º fino al podio. Bene anche Iannone e Dovizioso
Un Mugello al cardiopalma ci riconcilia con il “made in Italy” e con i bolidi su due ruote. Uno dei Gran premi più esaltanti ed entusiasmanti degli ultimi anni ci offre un sensazionale duello tra Marc Marquez e Jorge Lorenzo, un Valentino Rossi bravo anche in cucina (con il design del suo nuovo casco aveva infatti promesso che la «pasta Vale non scuoce mai e rimane sempre al dente») e uno stratosferico Romano Fenati, a cui si è fisicamente inchinato lo stesso campionissimo pesarese dopo il trionfo in Moto3.
Non ce l’ha fatta Lorenzo a interrompere la sensazionale striscia positiva del campione del mondo in carica, autore della sesta vittoria consecutiva in sei gare, e a piazzare il quarto sigillo personale sulle ultime quattro edizioni del Mugello. Non ce l’ha fatta per soli 121 millesimi, un battito di palpebre, dopo un appassionante testa a testa cominciato al sedicesimo dei 23 giri, quando Marquez ha infilato a sinistra il rivale della Yamaha sul rettifilo di partenza costringendolo a finire sullo sporco al lato dell’asfalto. Era solo il primo atto di uno spettacolo eccezionale. Staccate al limite, pieghe fino all’eccesso, tentativi di sportellate, correzioni improvvise per evitare il contatto. Un vero show tra campioni, di quelli che ti strozzano il fiato e te lo lasciano in sospeso fino all’ultima curva. Ovvero la Bucine, da cui Marquez esce con quel risicatissimo vantaggio che però gli consente di passare per primo a testa bassa sotto la bandiera a scacchi. Il portacolori della Honda rafforza ulteriormente il suo strapotere in classifica, ma nelle prossime gare dovrà guardarsi le spalle da un Lorenzo ritrovato e rinnovato nelle motivazioni.
La Yamaha sta facendo passi da gigante e il tecnico tracciato del Mugello lo ha dimostrato. Un’altra autorevole conferma in questo senso arriva dalla superba prestazione di Valentino Rossi. Se il manico di Tavullia non avesse sbagliato la scelta della gomma anteriore nelle qualifiche e fosse partito un po’ più avanti in griglia, forse avrebbe potuto addirittura festeggiare il suo 300° Gp lottando per la vittoria. La grande prova del Dottore sta quindi tutta nella prepotente rimonta completata nei primi tre giri, quando Rossi, sfruttando anche un’azzeccatissima partenza, da 10° raggiunge la terza posizione per non mollarla più. Alle sue spalle il solito inquieto Crutchlow cade e con la moto “abbatte” Bradl, mentre con la Ducati Pramac Andrea Iannone, partito secondo, intraprende una serie di schermaglie con Pedrosa per il quarto posto. Alla fine sarà lo spagnolo della Honda a centrare l’obiettivo, mentre Iannone finirà settimo dietro a Pol Espargaro e Andrea Dovizioso.
Ad aiutare Valentino a esaltare il popolo del Mugello ci ha pensato Romano Fenati in Moto3. Il Talentino è sempre più un talento e ora è legittimamente autorizzato a sognare in grande. Jack Miller ha voluto esagerare e ha innescato un incidente che lo ha portato fuori gara insieme con Marquez e a Bastianini e così si è dovuto fermare in testa alla classifica con 110 punti. Alle sue spalle ecco, minaccioso, Fenati con 99. Rispetto agli avversari il pilota della Ktm del Team Sky-Vr46 vince anche con la testa, oltre a tenacia, coraggio e tecnica. È proprio con il cervello che si è imposto nella gara di ieri, preparando con scientifica precisione l’ultimo mezzo giro. La pattuglia leader era formata da cinque: Fenny ha arpionato la terza posizione all’Arrabbiata e quando era dentro la Bucine si è scelto la traiettoria migliore e ha beffato in volata sia Vinales sia Rins.
Un successo di misura (per 248 millesimi) anche in Moto2, con Estive Rabat che ha preceduto Salom e Folger. Bene Simone Corsi, quarto dopo una bella battaglia con Aegerter. È finita invece anzitempo nella ghiaia la gara per Mattia Pasini, in quel momento sesto.
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