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Coach Giuliani plaude la sua Tramec Bilancio che sa d’addio

Coach Giuliani plaude la sua Tramec Bilancio che sa d’addio

CENTO. E’ andata male. Ha vinto Piacenza, la squadra più forte. La Tramec ci ha creduto per 20’, poi ha staccato la spina. Piacenza ha meritatamente vinto e raggiunto in finale Tortona, dove partirà...

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CENTO. E’ andata male. Ha vinto Piacenza, la squadra più forte. La Tramec ci ha creduto per 20’, poi ha staccato la spina. Piacenza ha meritatamente vinto e raggiunto in finale Tortona, dove partirà da favorita nonostante il fattore campo. Ma in fondo domenica ha vinto anche Cento, che ha portato a Piacenza oltre 400 tifosi, tutti a cantare a squarciagola oltre la fine della partita, nonostante il risultato; hanno invaso il campo in segno di festa. Perchè la Benedetto e la sua gente sono anche questo. Giuliani accetta la sconfitta, applaude i ragazzi, il suo staff, i pubblico centese: «Ce la saremmo potuta giocare solo in perfette condizioni - - esordisce l’allenatore bolognese - Bona non stava bene, è un guerriero, ha voluto esserci ugualmente nonostante l’influenza. La partita si è decisa nel secondo quarto, sbagliando 3 o 4 tiri facili, non siamo riusciti a rientrare e Piacenza è definitivamente scappata. C’è poco da dire, se vincono 4 volte su 5 in un anno vuol dire che sono più forti di noi, il mio unico rimpianto è quello di non aver avuto tutta la squadra al 100%». Stagione dai due volti. Altalenante fino ai play off, positiva nel suo complesso con una finale forse inattesa sfiorata: «non è stata un’annata deludente - continua Giuliani - abbiamo pagato caro i continui inserimenti di nuovi giocatori con un gruppo ogni volta da creare. La reazione avuta conferma come ci fossero dei valori. I nostri capolavori li abbiamo fatti a Bologna, Empoli e Tortona, poi purtroppo c’è stato un calo che prevedevo dovuto al risultato ormai acquisito, arrivare in semi finale e perdere da una signora squadra è comunque un buon risultato». E ora? Giuliani è a Cento da tre anni una serie C stravinta, una B da outsider ed un’altra a confermare i valori. E ora? «Le luci della ribalta spettano a giocatori e allen atore, ma non posso non ricordare lo staff con cui ho lavorato. Rorato, Bretta, Balboni, Manni. Senza di loro tutto questo non sarebbe stato possibile. Il mio futuro? Mi incontrero con la società e faremo delle valutazioni». Il contratto solo verbale di Giuliani con la società era biennale, finalizzato al raggiungimento dei play off, obiettivo brillantemente raggiunto. Pare tutto scontato, ma qualcosa si è incrinato. Una clausola di troppo forse inserita in corso d’opera o ingaggi di giocatori non condivisi. Sta di fatto che le parti si incontreranno questo week end per alcuni chiarimenti. Giuliani ha delle richieste (non potrebbe essere diversamente dopo i tre anni da urlo di Cento), non è un mistero che la Tramec abbia già incontrato Salieri, Galletti e Padovano. Ma perchè cambiare ora?