Mobyt, il gioco continua Bulgarelli: «Vado avanti»
Ieri mattina incontro decisivo tra il presidente e Maiarelli che garantisce un aiuto Oggi saranno entrambi dal sindaco. E c’è la possibilità del ripescaggio in Gold
FERRARA. “Il gioco continua...”. È un post su Facebook della signora Milena (moglie di Bulgarelli) che sul far del mezzogiorno proietta luce sullo stato dell’arte in casa Pallacanestro Ferrara. Il titolo di Silver non sarà venduto a Treviso, la società estense va avanti e Bulgarelli rimane presidente. A cavallo della notte di martedì e della mattinata di ieri, vengono spazzati dispiaceri e timori. Prima la riunione tra potenziali sponsor e simpatizzanti, poi l’incontro col presidente. Alla fine è un faccia a faccia in cui si staglia la figura di Riccardo Maiarelli (presidente della Fondazione Carife e propietario dell’Icos), il quale fa da garante. Sarà lui a trovare e a fornire i denari necessari affinchè Bulgarelli non debba far di conto con l’assenza ed i contributi al ribasso di altri sponsor. Maiarelli, insomma, aiuterà a far quadrare il budget per il prossimo anno. Oggi pomeriggio sia Maiarelli che Bulgarelli saranno dal sindaco Tagliani per relazionarlo. La Mobyt rimane sponsor principale, il PalaMit2B non chiude i battenti. Anzi, in un giro di carte che ribalta una situazione che s’era fatta critica, Ferrara non soltanto mantiene la Silver ma annusa aria di ripescaggio in Gold. Molti club stanno per saltare, la semifinale raggiunta quest’anno pone i biancazzurri in ottima posizione. In poche ore, dal nulla all’Everest.
«L’incontro dell’altra sera tra imprenditori ed amici - spiega Bulgarelli - ha ribadito la buona volontà nell’aiutarmi. Abbiamo messo insieme i cocci: nulla c’è ancora di scritto, però l’autorevolezza e la credibilità di Maiarelli mi hanno convinto. L’ingresso in scena di Maiarelli lo paragono a quello dei Colombarini per la Spal: un grosso vantaggio». La fase acuta della crisi è passata, ora ci sono piccoli tasselli da mettere insieme e non tutto sarà indolore. Intanto, Bulgarelli spiega con chiarezza: «Garantisco un anno, poi se non tutte le promesse verranno mantenute passerò la mano. Perché finora il 90% delle perdite l’ho sempre ripianato io. In questi giorni sono stati tutti bravi, però fra dodici mesi faremo una verifica. Pronto ad un ulteriore sacrificio: le basi ci sono. Con la volontà si fa parecchia strada. Ripeto: tra un anno faremo i conti. Chiaro che se le promesse verranno mantenute si potrà andare avanti all’infinito».
I quadri tecnici restano invariato (Pulidori ds, Furlani coach), così come nulla cambierà a livello di segreteria e staff. «Invece andremo a rivedere il concetto di polisportiva - sussurra Bulgarelli - e sarà necessario un chiarimento per la gestione della pubblicità. E annuncio fin d’ora che la prossima stagione verranno aboliti gli ingressi omaggio». Mentre Maiarelli, affiancato dall’avvocato Giovanni Polizzi, spiegava come rilanciare il progetto basket a Ferrara, Bulgarelli riceveva la telefonata di una quarta società interessata al titolo sportivo. «Significa che Ferrara ha un patrimonio che va difeso. Ma, ribadisco, è un valore della città e non soltanto mio. Siamo tutti sulla stessa barca: se non è così, due società ad alto livello (basket e Spal; ndr) non si mantengono. Ho messo e rimetto il mio impegno, però senza Maiarelli non avrei proseguito. Questo è il punto più alto possibile, rimane il fatto che senza un grande sponsor non c’è futuro: gli imprenditori di Ferrara non possono reggere questi livelli. Comunque: la nave è arrivata in porto, teniamola bene a galla».
In questi giorni si fa insistente la possibilità di un salto in Gold... «Con la Silver saremo sereni, conosciamo difficoltà e costi - spiega Bulgarelli -; la Gold ti farebbe spendere di più dandoti, al contempo, maggiore visibilità. Dovessimo essere ripescati, sarei per accettare questo salto. E riporteremmo Ferrara nella seconda serie nazionale, come avevo promesso avrei fatto in cinque anni. E questa sarebbe la mia quarta stagione».
Presidente, sta chiudendosi bene una settimana intensissima. Come l’ha vissuta? «È passata la mia idea che dobbiamo fare squadra. Ho messo in discussione la mia persona, credo alla fine abbia vinto la mia credibilità. Sono stati giorni duri, sono stato offeso... Ma muovermi come ho fatto era l’unico modo, le acque andavano smosse. Sia chiaro, però, che il mio non era un bluff. In questo mondo sto bene, di certo non posso investire più denaro di quanto possa permettermi». Non ci fosse stato Maiarelli...
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