«Non potevamo disperdere il legame tifosi-società»
FERRARA. Il suo nome era uscito giovedì scorso. “Riccardo Maiarelli, lui potrebbe salvare il basket all’ombra del castello Estense” veniva sussurrato da più parti. Detto, fatto. Se il titolo sportivo...
FERRARA. Il suo nome era uscito giovedì scorso. “Riccardo Maiarelli, lui potrebbe salvare il basket all’ombra del castello Estense” veniva sussurrato da più parti. Detto, fatto. Se il titolo sportivo della Pallacanestro Ferrara non è andato a Treviso, bisogna dire grazie, fra gli altri, proprio a Maiarelli: presidente della fondazione Carife e dell’Unione Industriali. «Ho ricevuto garanzie da una persona affidabile e credibile come Maiarelli. Il suo impegno in prima persona ha la stessa importanza di quello della famiglia Colombarini» ha detto ieri Fabio Bulgarelli, presidente della Pallacanestro Ferrara.
Già sponsor (Icos) ai tempi del Basket Club, ieri pomeriggio Maiarelli ha illustrato così la situazione: «Abbiamo operato e stiamo operando per salvare il basket a Ferrara ed una situazione che non potevamo permetterci e non volevamo perdere». Bella musica per le orecchie del popolo biancazzurro... «Direi che ha prevalso il buon senso, adesso bisogna che tutti quanti siano rispettosi degli accordi e delle responsabilità: abbiamo fatto un buon lavoro e di ciò non possiamo che essere contenti». Bulgarelli l’ha doppiamente ringraziata. «Lo ripeto – ha continuato Maiarelli -: siamo contenti di ciò che è accaduto. Ci avrebbe fatto molto dispiacere disperdere questa esperienza che, è dimostrato dal palasport e dalla conseguente presenza dei supporters sugli spalti, come dalle molte testimonianze che abbiamo avuto in questi giorni, ha creato dei forti legami con la squadra e non solo. Disperdere tutto questo sarebbe stato un grande peccato, anche per gli investimenti che fino ad ora sono stati fatti».
«In questo momento – ha chiuso Maiarelli – mi sento di dire che l’operazione è andata in porto. Nei prossimi giorni (già oggi; ndr) saranno chiariti altri particolari. L’importante era che accadesse ciò che è accaduto, abbiamo ancora qualcosa da affinare, ma l’importante era che accadesse questo fatto: cioè il doveroso ripensamento. Mi fa piacere dire che a prevalere è stato il buon senso».
Giorgio Nani, mister Mobyt, ieri era a Milano. Anche lui, nell’incontro di martedì sera e non solo, è risultato importante nella decisione di mantenere a Ferrara il basket che conta. «La situazione si è evoluta in maniera positiva – ha raccontato ieri pomeriggio fra un impegno di lavoro e l’altro -, anche se io sono maggiormente prudente di altri. L’incontro di martedì sera è stato davvero interessante, adesso è molto importante riuscire a risolvere il problema: basta solamente parlarsi e le cose si risolveranno per il bene comune».
Lorenzo Montanari