La Nuova Ferrara

Sport

Mattioli, l’orgoglio di chiamarsi Spal

Mattioli, l’orgoglio di chiamarsi Spal

Il presidente tra mercato e futuro: «Grazie alla nostra storia abbiamo trovato disponibilità da parte dei grandi club»

3 MINUTI DI LETTURA





FERRARA. Non ci sono vacanze che tengano per Walter Mattioli. Il presidente biancazzurro è un vero e proprio rullo compressore tra viaggi, incontri, telefonate. «C'è il lavoro personale, certo - confessa - e poi c'è il lavoro per la Spal che è diventata la mia occupazione e “preoccupazione” principale da un anno a questa parte. A casa mi tirano un po' le orecchie, perché sono sempre impegnato e hanno anche ragione: un capofamiglia deve garantire la presenza in tutti i momenti. Però oggi sono anche il capofamiglia della Spal, quindi raddoppiano le responsabilità e i doveri».

Viaggi, si diceva: Mattioli racconta emozionato quello milanese dell'ultima settimana, marcando visita alle sedi (nuovissima) del Milan e dell'Inter. «E' incredibile quanto il nome Spal sia conosciuto anche ai vertici del calcio italiano e quindi europeo, ne parlavamo con Francesco Colombarini proprio mentre rientravamo dagli appuntamenti di Milano. Non avevo dubbi in questo senso, ma parlare con una “leggenda” come Filippo Inzaghi (futuro allenatore rossonero; ndr) e sentire quanto fosse informato della Spal e di Ferrara ha fatto una certa impressione. E anche in termini pratici gli incontri che abbiamo avuto sono stati molto proficui: abbiamo trovato grande disponibilità da Milan e Inter per collaborare».

«Alcuni giovani talenti del nostro vivaio andranno da loro - spiega Mattioli - e avranno la possibilità di affrontare una avventura esaltante; così come ragazzi delle loro squadre Primavera e Berretti potrebbero venire a Ferrara il prossimo anno. Stiamo parlando di ragazzi che hanno, oltretutto, già esperienze nei campionati di Lega Pro. Di indubbio valore e che potrebbero tranquillamente giocare da titolari in campionato». Si parla di Ferretti (difensore) e Zigoni (attaccante).

In parallelo, proprio nelle ultime ore, è arrivato il comunicato che parla di “accordo di massima raggiunto con mister Oscar Brevi”, in attesa dell'annuncio ufficiale alla naturale scadenza (30 giugno) del prossimo tecnico biancazzurro con l'attuale società di appartenenza, il Catanzaro. «Di Brevi posso dire solo belle cose - confida Mattioli -: mi sono trovato davanti una persona preparata, un professionista con ottime referenze e con un curriculum importante sia da allenatore che da ex giocatore ad altissimi livelli. E' scrupoloso e determinato, ha voglia di iniziare questa avventura e vuole una squadra che abbia la sua stessa determinazione. Ci ha chiesto un certo tipo di giocatori: affamati, entusiasti. Si tratta del profilo giusto, in linea con quella che è l'intenzione della Spal: costruire una squadra che sia in grado di ben figurare in un campionato difficilissimo come il prossimo di Lega Pro Unica».

Difficile strappare qualche nome al “pres”: «Posso dire che abbiamo ben chiari alcuni obiettivi. Capello? E' vero, ci interessa, ma ne stiamo parlando con l'Inter e il Bologna. Virdis? Serviranno ancora un paio di giorni per capire cosa succederà, sono fiducioso ma aspettiamo. Pierandrei (giovane attaccante della Jesina; ndr) ? Vagnati sta lavorando su tanti nomi, vediamo».

Poi il capitolo delle riconferme: «Nessuno qui vuole smembrare un gruppo che ha fatto bene come quello dello scorso anno, sia chiaro. Ma c'è un nuovo tecnico e dobbiamo costruire una squadra in linea con quelle che sono le sue necessità e idee. Varricchio, Cozzolino, Paro e Di Quinzio? Come sopra, dipende da come si esprimerà Brevi in questo senso. Il nostro nuovo mister vuole una squadra improntata al grande lavoro di corsa e movimento, servono garanzie anche dal punto di vista atletico da parte di chi comporrà la nuova rosa».

In chiusura i tifosi: in programma una grande festa al Paolo Mazza: «I ragazzi della Curva stanno organizzando un evento senza precedenti, aperto a tutta la città, che noi come società appoggiamo ed a cui parteciperemo molto volentieri. Questo a dimostrazione dello splendido entusiasmo attorno a questi colori che ci spinge a dare sempre il massimo».

Federico Pansini

©RIPRODUZIONE RISERVATA