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Nadal re di Parigi per la nona volta

Roland Garros. Lacrime e gioia: «Con Djokovic ho giocato oltre i miei limiti»

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PARIGI. La Nona di Nadal: il fuoriclasse spagnolo si conferma sempre più re della terra rossa e re di Parigi, dove conquista il titolo per la nona volta, la quinta consecutiva. Nessuno era mai riuscito a vincere più di sette edizioni di uno stesso torneo Slam, nè cinque volte di seguito alla Porte d’Auteuil. E il Roland Garros si conferma stregato per Novak Djokovic, l’unico titolo Slam che continua a mancare nel suo pur cospicuo Palmares. Rafa si è preso la rivincita per la sconfitta subita in finale a Roma giusto tre settimane fa, ed ha portato a 23, contro 19, le vittorie nelle 42 sfide in carriera contro il serbo, una saga infinita che ha illuminato il tennis planetario degli ultimi anni. Mantiene inoltre lo scettro di numero 1 del mondo che aveva tolto a Nole otto mesi fa.

È stata una battaglia di tre ore e 31 minuti, risolta con il punteggio di 3-6 7-5 6-2 6-4, quella che ha opposto i due protagonisti della scena tennistica mondiale, sotto un caldo sole estivo che ha illuminato la quindicesima e ultima giornata del secondo torneo Slam della stagione. Vinto il primo set piuttosto facilmente, Djokovic, 27 anni compiuti il 22 maggio, ha compiuto un paio di errori decisivi che hanno consegnato la seconda frazione a Nadal. Ha poi accusato un calo, probabilmente più mentale che fisico, e il mancino di Maiorca, 28 anni da martedì scorso, ne ha approfittato, iniziando a inanellare, implacabile, punti su punti e mostrandosi concentrato e preciso. Fino alla vittoria, conseguita per doppio fallo dell'avversario, che ha consegnato a Rafa il quarto titolo del 2014 (dopo Doha, Rio de Janeiro e Madrid), il 64/o in carriera, il 14/o Slam. Impressionante il suo ruolino di marcia al Roland Garros, dove ha subito una sola sconfitta in 67 match, nel 2009 contro lo svedese Robin Soderling. Da allora, solo vittorie, 35.

A consegnare la Coppa dei moschettieri ad un Nadal commosso fino alle lacrime è stato l’ex fuoriclasse svedese Bjorn Borg, nel 40/o anniversario del primo dei suoi sei titoli sulla terra rossa parigina. «In partite come queste ogni punto è cruciale – il commento a caldo del campione spagnolo – Con Novak è sempre una sfida, avevo perso negli ultimi quattro incontri e aver vinto significa che giocato oltre mie limiti. Mi spiace per lui, sono certo che prima o poi vincerà questo torneo, se lo merita».