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Spal, il bomber non sarà Virdis

di Paolo Negri
Spal, il bomber non sarà Virdis

Serie C. Trattativa finita, il centravanti va verso il Monza. Con Miglietta discorso non semplice

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FERRARA. Discorso chiuso: Francesco Virdis non sarà il nuovo centravanti della Spal. La società biancazzurra si è stancata di attendere la risposta definitiva del bomber sardo, svincolato dal Savona. A dispetto di un accordo trovato già il 21 aprile scorso sulla base di un contratto triennale a 80.000 euro a stagione, il giocatore ed il suo entourage hanno poi continuato a prendere tempo ed a rilanciare, forti delle munifiche avances di altri club. Si è parlato di qualche serie B, poi del Barletta e soprattutto dell’Ascoli, ma sembra che la reale destinazione di Virdis sarà il Monza, che ha offerto parecchio. Al di là delle scelte dell’attaccante, la certezza è una: la Spal non farà ulteriori rilanci.

Fioretti, Germinale...

Per la maglia numero 9, dunque, gli obiettivi diventano altri. Inutile avanzare nomi come quello di Zigoni (riserva del Lecce, di proprietà del Milan): il figlio d’arte guadagna una cifra lontana anni luce da quelle che la Spal intende investire. O il Milan ne copre più della metà, o il discorso non è nemmeno lontanamente immaginabile. Detto ciò, è evidente che il prossimo campionato di serie C unica sarà estremamente tosto, difficile, performante, di alto livello in campo come sotto il profilo... economico. Per ingaggiare giocatori che possano garantire un plus ed offrire certezze di competitività, la Spal uno sforzo dovrà compierlo. Dovrà alzare l’asticella, il che non significa venire meno alle proprie linee direttrici impostate sul rigore, l’attenzione, il rispetto del budget. Per questo si guarda molto agli svincolati. Ad esempio il tandem di punte del Catanzario: Fioretti e Germinale. Il primo è centravanti, 12 gol in ciascuna delle ultime due stagioni giallorosse. Il secondo è un fedelissimo di Brevi (è stato col mister sia a Como che appunto a Catanzaro) e può giocare in due o tre diverse posizioni sul fronte offensivo.

Il centrocampista

Le priorità tecniche sono tre: difensore centrale, centrocampista centrale, centravanti. In questi ruoli società e staff tecnico-dirigenziale vogliono giocatori bravi, prime scelte. Da acquistare in tempi ragionevolmente veloci - anche se non c’è un’urgenza pressante - per poi dedicarsi agli altri elementi necessari a completare l’organico. Il problema rischia di diventare quello delle richieste economiche. Prendiamo Crocefisso Miglietta, ottimo centrocampista della Ternana, obiettivo del club: è svincolato, ma va convinto a scendere di categoria ed a guadagnare meno rispetto a quanto ha percepito in Umbria. Risulta che il d.s. spallino Vagnati gli abbia parlato sabato, e risulta anche che le parti abbiano convenuto di risentirsi a breve. Sarebbe un gran colpo, però non è il caso di alimentare illusioni: devono concretizzarsi le condizioni di cui sopra, cioè che Miglietta accetti di scendere dalla B alla C e con un contratto più contenuto a livello finanziario. La chiave potrebbe essere un pluriennale, ma la Spal non sta con le mani in mano e lavora anche a due o tre alternative (tra cui può figurare Loviso, era a Cremona ma appartiene al Parma).

I catanzaresi e non solo

Per quanto riguarda invece il difensore centrale, va tenuto monitorato il Catanzaro. Il capitano Ferraro ha giocato con Vagnati nel Benevento ed è ovviamente ben noto a mister Brevi; che in giallorosso ha avuto un’intuizione felicissima arretrando Vitiello a perno del reparto arretrato, e l’ex Ascoli è diventato una sorta di muro (chiedere all’ex spallino Arma, che era a Pisa). C’è poi Rigione, ’91 in prestito dall’Inter, già a Foggia, Cremonese e Grosseto. Tutti potrebbero fare al caso. Ah, il Padova dopo la retrocessione e il caos in cui versa metterà sul mercato (oltre a tanti altri) Trevisan, di rientro dal prestito al Varese: ha esperienza e qualità.

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