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Aquile campioni, tornado di emozioni

Aquile campioni, tornado di emozioni

Flag football. La formazione Under 13 ha conquistato lo scudetto: l’epilogo magnifico di un progetto iniziato un anno fa

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“L’Aquilotto paura non ne ha!”. Questo il coro di gioia che ha accompagnato la domenica tricolore dei baby terribili dell’Emilbanca Aquile Ferrara, che a Grosseto hanno conquistato il titolo italiano Under 13 di flag football. Un successo incredibile, arrivato al primo anno di attività e contro squadre alla loro seconda stagione e più grandi fisicamente. Frutto di un appassionato lavoro su un gruppetto di ragazzini che, visto il Superbowl lo scorso luglio, hanno chiesto di giocare. Da qui il progetto e la scommessa. «Prima c’erano 5 adepti – dice Andrea Golfieri coach dei nei campioni assieme a Zanardi e Zucchelli –; poi sono diventati 10, quindi 16. Abbiamo iniziato a lavorare nelle scuole con grande successo assieme all’altro tecnico Lucia Taddia ed abbiamo capito che potevamo fare un campionato. Il risultato è quello di domenica».

Il valore dei ragazzini è innegabile. In 5 sono già nel giro azzurro (Zanardi, Golfieri, Raddi, Pedrazzi e Gaia Stasi) e sono arrivati i successi che hanno qualificano al bowl tricolore. «Il week end è stato un tornado di emozioni - prosegue Golfieri -. Abbiamo subito visto che i Seamen erano i più forti: 2 giocatori alti e forti, difficili da marcare sul gioco aereo. In finale abbiamo trovato le giuste contromisure. Siamo stati più bravi tatticamente; Golfieri e Zanardi (poi eletto mvp della finale; ndr) erano sotto doppia copertura, allora spazio agli altri ed è stata fatta. Abbiamo dilagato e loro sono crollati».

A fine partita secchiata d’obbligo ai coach, cori e lacrime a profusione, ma vale la pena sottolineare le parole di Ruggero Toniazzo, giovane giocatore senior delle Aquile, anche lui uscito dal progetto scuole ed appassionatosi al baby gruppo. «Questi ragazzi sono piccoli, alle prime armi, stanno ancora imparando le regole del gioco, ma alcuni si sono appassionati subito e altri stanno seguendo le file dei padri, grandi giocatori che hanno scritto le pagine della storia delle Aquile».

«Sono partiti in pochi e con grande entusiasmo, crescendo ogni giorno di più e formando un piccolo gruppo di promesse. Sono aumentati e hanno lavorato sodo, si sono tolti delle soddisfazioni: hanno dimostrato a tutta Italia che l'aquilotto paura non ne ha e si sono portati a casa il titolo di campioni al loro primo anno di partecipazione. Segno che qualcuno sta già prenotando un posto nelle pagine della storia di questa squadra. Vi avevamo accolto a braccia aperte e voi siete entrati con il botto».

Dario Cavaliere