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Mosse rapide innesti di qualità La società merita applausi e fiducia

Mosse rapide innesti di qualità La società merita applausi e fiducia

FERRARA Il mercato è spesso ingannevole. Le verità dell’estate non sempre sono quelle del maggio/giugno successivo. Ne sa qualcosa la Spal, per averlo provato sulla propria pelle. La squadra dei...

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Il mercato è spesso ingannevole. Le verità dell’estate non sempre sono quelle del maggio/giugno successivo. Ne sa qualcosa la Spal, per averlo provato sulla propria pelle. La squadra dei Ciocci e dei Soda, dei Nappi e dei Madonna, dei Bonetti e dei Salvatori, finì miseramente in C, là da dove l’avevano issata in B gli Zamuner ed i Mezzini, i Labardi ed i Mangoni. Dunque, piano con i giudizi. Niente fretta, siamo solo all’inizio, addirittura il raduno dista ancora un mese. Ma qualcosa si potrà pur dire, no? Allora sottolineiamolo subito: la Spal, intesa come società/proprietà, merita fiducia. Se la sta guadagnando sul campo, proseguendo sulla linea già intrapresa in tal senso. La nuova squadra non è finita, ma più che abbozzata sì. Idee chiare, una grande accelerata dopo la scelta del tecnico, segno evidente della complementare sinergia con Oscar Brevi. Il mister ha dato linee guida, indicato nomi. Altri erano già sul taccuino. La proprietà Colombarini ha indicato i contorni del budget. Il presidente Mattioli ed il d.s. Vagnati hanno operato, stanno operando. Rapidamente, con efficacia.

La Spal sarà alle prese con un campionato molto qualitativo in assoluto, e nettamente più competitivo di quello di Seconda Divisione da cui i biancazzurri provengono. La squadra andava rivoltata. Ecco allora la ricerca ed il raggiungimento di un mix di obiettivi che hanno qualità ed esperienza, che conoscono la categoria, o che hanno prospettive o che sono giovani assai promettenti. Alcuni sono già stati ingaggiati, altri stanno per arrivare, altri ancora sono ormai spallini. Qualcuno, infine, è oggetto di pressing serrato. E se il primo acquisto (Miglietta) dopo due stagioni di B preferisce la Spal a possibilità di restare in cadetteria, allora significa che ha ravvisato serietà, solidità ed ambizioni nel piano biennale prospettatogli dalla società biancazzurra.

Le conquiste non si programmano. Nel calcio non si può dire: «vinco oggi». E nemmeno: «vinco domani». Ma si può costruire (per vincere). Quando le basi sono solide, è più facile riuscirci. Quando esistono fondamenta, idee, intelligenza gestionale, si è già a buon punto. Non sappiamo se e quando la Spal andrà in B, se nel giugno prossimo, o tra due anni o mai. Sappiamo che si sta mettendo nelle condizioni per far bene. Non è poco. Applausi. (p.n.)