Domenica si torna in Austria sul circuito del signor Red Bull
VIENNA. L'ultimo a vincere nel Gp d'Austria, sul circuito che allora si chiamava A1-Ring, fu Michael Schumacher al volante di una Ferrari. Era il 2003. Undici anni dopo la F1 torna in Stiria...
VIENNA. L'ultimo a vincere nel Gp d'Austria, sul circuito che allora si chiamava A1-Ring, fu Michael Schumacher al volante di una Ferrari. Era il 2003. Undici anni dopo la F1 torna in Stiria accompagnata dall'ombra del pilota tedesco, da poco uscito dal coma e ora in riabilitazione a Losanna. La pista è la stessa, il nome è cambiato. «Red-Bull-Ring» l'ha ribattezzata il miliardario austriaco proprietario dell'omonima scuderia, Dietrich Mateschitz, che l'acquistò nel 2005, pochi mesi dopo il suo ingresso nel mondo della F1 con il marchio Jaguar. Nel Paese che ha dato alla velocità piloti come Niki Lauda, Gerhard Berger e Jochen Rindt, si riaccendono i motori. Appena acquistato il circuito, Mateschitz inizia i lavori di ammodernamento che terminano nel 2011. Ufficialmente il maquillage è costato 200 milioni di euro fino alla fine del 2013 e da allora altri 40 sono stati spesi per ulteriori ritocchi. «È un genere di sfida che mi piace» assicura Nico Rosberg, leader del mondiale con la Mercedes, che sull'A1-Ring ha girato quando era in F3. «È una pista corta, divertente, con poche curve e diversi cambiamenti di pendenza» spiega Sebastian Vettel, campione del mondo.