E Alonso prova le novità: «Tracciato corto, mi piace»
Il ferrarista si aspetta molto dalle nuove componenti introdotte dalla Ferrari Ricciardo: «Nessun problema con Vettel, sono da stimolo anche per lui»
Il ritorno dopo diversi anni di assenza sul tracciato austriaco di Zeltweg coincide con il riproporsi di un argomento sopito solo in parte nelle ultime settimane. Quello che dipinge il Circus come un campionato, complici le rivoluzionarie regole introdotte quest’anno, poco spettacolare e di conseguenza poco gradito al grande pubblico.
A rimarcare questa posizione è stato il presidente della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo, che ha espresso preoccupazione auspicando al più presto un cambio di rotta. E a rincarare la dose ci ha pensato anche Fernando Alonso nelle dichiarazioni della vigilia.
«Non lasciamo, ma bisogna cambiare». Luca Cordero di Montezemolo comunque ci ha tenuto a precisare il contenuto delle sue esternazioni, smentendo l’ipotesi di un possibile disimpegno della Ferrari. «Non ho mai detto di voler abbandonare la Formula 1 – precisa il numero uno di Maranello –, la Ferrari però è qui da 64 anni quindi ha il diritto di pensare al futuro. Non mi sembra il Circus viva un gran momento quindi tutti insieme, promotori, sponsor e media, devono lavorare per produrre qualcosa di costruttivo a favore di uno sport che resta straordinario».
Poco spettacolo. «Il presidente ha ragione, non stiamo offrendo un bello spettacolo – è il pensiero di Fernando Alonso interrogato in proposito –, in più con una situazione in cui c’è un team che domina come la Mercedes credo sia comprensibile che il pubblico chieda più azione. Cercheremo di dare più spettacolo nelle prossime gare ma se ci fossero idee per rendere lo show più appassionante siamo pronti ad accoglierle».
Altro tema sul tavolo è quello emerso dall’ultima riunione della F1 Commission, che sta intraprendendo la strada di un’ulteriore riduzione dei test. «È una strada che ha lati positivi e negativi – dice la sua Nando –, da un lato i team potranno risparmiare molti soldi e sopravvivere meglio anno dopo anno. Dall’altro non è il massimo per noi piloti, soprattutto per i giovani che vengono dalle serie minori. Chiaro che il problema dei costi è grave e non può essere ignorato».
Sull’imminente weekend di gare Alonso fa trasparire un po’ di fiducia.
«Abbiamo componenti nuovi, oggi li testeremo e decideremo quali tenere per domenica – rivela Alonso –, questo è un tracciato molto corto, con poche curve in cui si può fare la differenza. Credo che le prestazioni saranno tutte molto vicine».
Entusiasmo Ricciardo. La sua Australia, come d’altronde la Spagna di Fernando Alonso, è già fuori dal Mondiale di calcio («Vincevamo da diversi anni e sapevo che prima o poi sarebbe finita», ha detto Nando sulla sconfitta delle Furie rosse), ma Daniel Ricciardo («Sono orgoglioso, la squadra ha lottato e spero porti a casa almeno una vittoria», spiega degli socceroos impegnati in Brasile) ha ben altri pensieri, caricato a molla dalla bella vittoria di Montreal e deciso a confermarsi sul podio. «Dobbiamo continuare così – dice il pilota Red Bull – il gap con la Mercedes c’è ancora ma spero di riuscire a ripetere la vittoria di Montreal».
La pista di casa Red Bull promette spettacolo. «È un tracciato corto e non mi ci vorrà molto per adattarmi – spiega – d’altro canto bisognerà fare attenzione perché ogni errore può costare caro. Le qualifiche saranno molto serrate e bisognerà spingere molto per partire davanti. Vincere mi ha dato una grande carica, il muretto ha esultato tantissimo e questo mi ha reso felice. Il rapporto con Vettel? Con Sebastian va tutto bene, dimostra grande sportività e credo di fornirgli motivazioni ulteriori. Insomma, penso di essere uno stimolo anche per lui e quindi per tutta la squadra che può contare su due piloti estremamente competitivi e che possono lottare per il campionato».
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