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IL PARERE DELL’ESPERTO

Baiesi portò Guazzo al Rovigo «Fortissimo, tecnica incredibile»

Baiesi portò Guazzo al Rovigo «Fortissimo, tecnica incredibile»

FERRARA. Lui può ben dire «io lo conosco». Anzi, può fregiarsi del titolo di mentore di vecchia data del centravanti. Parliamo di Alessandro Baiesi, ex talento spallino, ex d.s. e mister di vari club,...

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FERRARA. Lui può ben dire «io lo conosco». Anzi, può fregiarsi del titolo di mentore di vecchia data del centravanti. Parliamo di Alessandro Baiesi, ex talento spallino, ex d.s. e mister di vari club, fresco vice-allenatore di Franco Farneti all’Imolese del d.s. Luca Ricci (un altro “vecchio” centese) che farà la prossima serie D senza nascondere qualche fondata ambizione. Il “Baio” è un grande estimatore di Matteo Guazzo. Fu lui a portarlo al Rovigo, anni fa (nel 2005).

Baiesi, come nasce la stima per Guazzo?

«Lo vidi giocare nel Chiari, un paio di stagioni prima: ne rimasi incantato».

Così forte?

«Fortissimo. Per le qualità che ha, è arrivato tardi a certi livelli (è fresco di promozione in serie B appunto con l’Entella; ndr). Anzi, in assoluto credo che abbia fatto meno di quanto avrebbe potuto».

Cos’ha di speciale?

«La tecnica: incredibile. Ha un calcio pulitissimo, straordinario. Batte di destro come di sinistro. In più è forte, veloce, salta di testa».

Come prima punta lo vede?

«E’ il suo ruolo. Perfetto nel 4-2-3-1 perchè sa giocare in profondità come in area; va benissimo nel 4-3-3 perchè è molto bravo anche nell’agire di sponda. In più segna, e tanto».

Non sempre...

«A Rovigo 14 reti in 36 gare. Poi si è consacrato più tardi. Ma a Salerno due anni fa 15 gol. In quest’ultima stagione 15 gare e 7 gol con la Salernitana, 9 e 5 con l’Entella per un totale di 12 in 24 partite. Media eloquente, no? E l’anno di Como con Brevi (all’ultima stagione da calciatore; ndr) ne segnò ben 15».

Dicono che non sia sempre facilmente gestibile...

«Leggende. Ha carattere, anche in un ambiente come Salerno non ha esitato a prendere posizione. Ma è un bravissimo ragazzo. Semmai, a volte dà l’impressione di essere un po’ indolente. Impressioni, appunto. Andate a guardare le cifre». (p.n.)