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"Spal, per il mercato 300mila euro in più"

di Paolo Negri
"Spal, per il mercato 300mila euro in più"

Parla Colombarini: sforzi concentrati, non potevamo reggere pure il basket

24 giugno 2014
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E’ sulla tolda di comando. Si divide tra impegni di lavoro e occupazioni spalline. Eppure si schermisce. Simone Colombarini è un patron particolare: è raro, nel mondo imprenditoriale (ed in quello calcistico), incontrare un professionista di tale umiltà. Toni bassi, nessun proclama, capacità di delegare ai propri collaboratori. Seguendo a distanza, ma non senza una costante attenzione, le vicende di mercato. Colombarini, come vive questo momento? «Tranquillamente. Una volta stabilito il budget, il compito della proprietà - in fondo - è esaurito. In questo momento è soprattutto il lavoro ad occuparmi. Per quanto riguarda la Spal, è principalmente il d.s. Vagnati ad essere impegnato. E siamo contenti di come sta operando. D’altra parte, la struttura è collaudata». Secondo uno schema calcistico, possiamo definirla... ad albero di Natale? «La nostra linea direttrice è semplice. Ci sono una proprietà ed un presidente che si mettono d’accordo, stabiliscono il budget e d’intesa col d.s. scelgono l’allenatore. Poi il d.s. ed il tecnico procedono all’allestimento della squadra, rispettando le indicazioni finanziarie date dalla società». I vostri sforzi economici - come famiglia Colombarini, intendiamo - in questa nuova stagione saranno concentrati solo sulla Spal, visto il disimpegno dalla Pallacanestro Ferrara. «Abbiamo coerentemente dato seguito alla riflessione avviata qualche mese addietro. Bisognava tener conto delle categorie, delle risposte del pubblico, della partecipazione della città. E’ apparso chiaro che da soli non si possono mantenere due realtà con le ambizioni delle tifoserie che seguono Spal e Pallacanestro Ferrara. Al basket del presidente Bulgarelli si è avvicinata un’altra figura importante (Riccardo Maiarelli; ndr) e ciò darà a noi (la famiglia Colombarini; ndr) la possibilità di dedicarci completamente alla Spal. E’ un’ottimizzazione delle risorse».

 

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Dalla Seconda Divisione alla serie C unica come cambierà il budget della Spal? «Preferisco non indicarlo nel dettaglio. Desidero sottolineare che rispetto al 2013/2014 è stato accresciuto di 250/300.000 euro per la sola costruzione della squadra. Se poi la campagna abbonamenti andrà meglio di quanto si possa prevedere, e/o se arriveranno nuovi sponsor, allora non è detto che non si possa provare a spendere di più, magari riservandosi qualche fiches per il mercato di gennaio. Vedremo, si consideri che il budget attuale è stato stabilito un mese fa sulla scorta di quelle che ad oggi sono le previsioni di entrate». L’impegno economico per l’adeguamento dell’impianto di illuminazione andrà a togliere qualche risorsa che poteva essere destinata all’allestimento dell’organico? «No, davvero. Il nostro compito non è facile ma ci stiamo provando e siamo a buon punto, pur con qualche imprevisto. E le spese per il rifacimento dell’impianto di illuminazione sono state un imprevisto. Ma accedendo al mutuo e contando sulla collaborazione del Comune siamo riusciti a non compromettere quanto necessario per costruire una buona squadra». L’impianto sarà pronto per il via della stagione? «Con l’Amministrazione comunale siamo agli ultimi dettagli dell’accordo, va formalizzata la convenzione. I lavori inizieranno dopo il Superbowl di football del 5 luglio, ma come tali dureranno poco, una settimana. A necessitare di tempo è la preparazione dei materiali. Contiamo che tutta l’operazione di adeguamento sia completata entro il 9/10 di agosto: giocheremo al “Mazza” qualche amichevole e la Coppa Italia». ©RIPRODUZIONE RISERVATA