Mobyt, sprint finale Castelli o Farioli al posto di Flamini
Basket A2 Silver. L’ala-pivot è l’ultimo tassello da inserire L’ex fiorentino duro il giusto e tonico. Farouk super esperto
FERRARA. Si chiama Riccardo Castelli ed è il nome nuovo uscito dal mazzo della Pallacanestro Ferrara. Potrebbe essere lui, questo combattivo 26enne di Cuneo, l’alternativa biancazzurra al no di Simone Flamini. Perché l’intenzione del team estense è chiara e non si ferma dinnanzi al mancato accordo con Flamini: costruire un assetto di lunghi tutto italiano e affidarsi ad un reparto esterni composto da Ferri, Bottioni e una coppia di esterni statunitensi. Per dare corpo al progetto, però, servono l’energia e la fisicità di Alessandro Amici che andrebbero a compensare quelle non più proposte da Milton Jennings. Dunque, il primo passo è appunto confermare Amici e finora i discorsi volgono all’ottimismo. Tanto che entro la settimana è probabile che il giocatore firmi un biennale con la Mobyt. Sistemato il tassello principale, al team di coach Furlani mancherebbe un solo italiano da inserire in organico: un’ala-pivot. Diversi i giocatori proposti e sul mercato (Carnovali, Pignatti, Rezzano, Gazzotti e Valenti), sostanzialmente due quelli che attualmente sono nel mirino di Ferrara: Castelli, appunto, e Massimo Farioli. “Farouk” è nato a Bondeno ed ha girato tutto il mondo cadetto della palla a spicchi. Uomo valido per tutte le stagioni (37enne), ancora integro come ha dimostrato la scorsa stagione ad Omegna. Non un protagonista, bensì un cestista di sistema cui magari le cifre non rendono onore: 4.4 punti e altrettanti rimbalzi di media nell’ultimo torneo. Castelli invece spreme qualcosa in più. Segna 10.5 punti e cattura quasi 7 “rebounds” a gara. Tonico, duro il giusto. È nel pieno della maturità e conosce le latitudini del basket di periferia come le sue tasche: una “vita” a Casalpusterlengo, stagioni intere a Recanati, Agrigento, Treviglio e Firenze. La Mobyt ci sta pensando e l’idea non sembra male.
Stelle e strisce
Se il mercato interno al momento occupa quasi totalmente i pensieri dello staff estense, ovviamente uno sguardo oltreoceano non è disdegnato. Tanto è vero che addirittura per oggi si attende un segnale dal manager di Alex Legion, che qualche chiacchiera con Ferrara l’ha fatta. Probabile, a dirla tutta, che arriverà una risposta interlocutoria. Legion non si butta via, ma al momento ambisce ad una Gold. Soprattutto se si pensa che anche la Virtus Bologna di coach Valli ha studiato a fondo le caratteristiche di questo bomber, l’anno scorso super a Roseto: 24 punti e quasi 10 rimbalzi a partita. Non un costruttore di gioco, di certo un gran bel finalizzatore. Per aiutare Ferri in regia si cercherà la classica “combo guard”, stile Julius Mays.
Gran tifosi
Pubblico più numeroso della stagione regolare e pubblico più numeroso anche dei play off. La Pallacanestro Ferrara ha diffuso i dati complessivi dell’ultima stagione. Già primo campo della Silver per affluenza di spettatori al termine della stagione regolare, con una media di 1871 presenze, nelle cinque partite al PalaMit2B dei playoff la Mobyt è sempre andata oltre la soglia dei 2000. I biancazzurri sono risultati i primi per media spettatori con 2.307 presenze ogni apertura di botteghini. Inoltre, tre match disputati nell'impianto estense, sono entrati nella top five delle partite più viste: gara3 e gara4 Mobyt-Dinamica, rispettivamente con 2.444 e 2.308, e soprattutto gara5 dei quarti con Ravenna, che ha portato al PalaMit2B 2.687 persone.