Spal, delusione a Gubbio
Ripresa a tinte biancazzurre e gol di Germinale. Gli umbri impattano su rigore all’84’
GUBBIO. Un punto ed un sospiro di sollievo. Potevano essere tre punti ieri sera a Gubbio, poteva essere una vittoria, sfumata invece a pochi minuti dalla fine a causa di un penalty concesso per un fallo evitabile di Silvestri, poi espulso. Può recriminare oltremodo la Spal, che quantomeno però dà continuità al successo contro il Santarcangelo. Almeno sul piano del risultato, non su quello del gioco, latitante soprattutto nel primo tempo della gara del Barbetti. Squadra che vince non si cambia: è il motto che Brevi fa suo per la trasferta del Barbetti nel turno infrasettimanale di campionato, confermando in toto l'undici che ha battuto il Santarcangelo nel turno precedente ottenendo i primi tre punti del campionato. L'unico cambio, forzato, riguarda la difesa, dove Silvestri prende il posto di Giani, out per una distorsione alla caviglia.
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Ma l'avvio della Spal non è quello che si aspetta Brevi, infatti è il Gubbio a proporsi con maggiore incisività. In apertura lo fa con Domini e Cais, le cui conclusioni vengono murate in corner; mentre si rende più pericoloso al minuto 8 con Mancosu. Azione personale del fratello d'arte, che ruba palla a Togni, arriva fino al limite dell'area e conclude con un sinistro a giro che si spegne di poco a lato. La Spal viene graziata, ma non si sveglia, anzi. A centrocampo il duo Capece-Togni va spesso in difficoltà e sbaglia troppi appoggi. Non perviene la fase offensiva, con Filippini e Finotto che provano folate improvvise e solitarie che però non innescano mai Germinale e Fioretti che restano avulsi dalla manovra. Almeno fino alla mezz'ora, quando i due “giustizieri” del Santarcangelo decidono di mettersi in proprio e creano il primo brivido a Iannarilli (33').
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L'ex attaccante del Foggia lavora di sponda per l'ariete romano che raccoglie e dalla distanza esplode un sinistro che lambisce il palo. E' solo un lampo che non riesce a squarciare la monotonia di un primo tempo che scivola via senza particolari sussulti. Non fosse altro per la velenosissima punizione di Togni dalla lunga distanza che costringe Iannarilli alla risposta coi pugni, a due giri di lancette dal termine della prima frazione.
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E' il preludio ad una ripresa a forti tinte biancazzurre. L'impatto col secondo tempo dei ragazzi di Brevi è più convincente. Ed è ancora una volta Giordano Fioretti l'uomo più pericoloso della Spal, ancora una conclusione dal limite dell'area (8'). Iannarilli non ha eccessivi problemi, però, sul tiro forte ma centrale. Il possesso palla dei ferraresi ed una maggiore intraprendenza rispetto al Gubbio vengono premiati al quarto d'ora, sugli sviluppi di un angolo. Germinale viene dimenticato in area di rigore e con una torsione perfetta corregge in rete la precisa battuta di Filippini. Mister Acori prova a cambiare gli interpreti del tridente d'attacco, ma non muta granché. Infatti non basta il colpo di testa del neoentrato Luparini, su traversone di D'Anna, ad impensierire Menegatti, che al 28' blocca a terra il tentativo dell'attaccante del Gubbio. Molto più pericolosa l'incornata di Rosato, sulla punizione di Loviso, al 32': per pochi centimetri la sfera termina sul fondo.
Al terzo tentativo al Gubbio va meglio, perché al 39' accade che Silvestri si arrangia come può su Regolanti, sugli sviluppi di un corner. Per il signor Pagliardini la trattenuta è evidente, concede il penalty ed espelle il difensore della Spal. Dal dischetto prevale la freddezza di Loviso, che spiazza Menegatti e pareggia i conti. Brevi si cautela con Gentile per Germinale e fa bene perché nel finale il forcing del Gubbio è forsennato, ma anche sterile. E la Spal tira un sospiro di sollievo, fra tanti rimpianti.
Luca Bucchi
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