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Spal, come ci si prepara anche a tavola

Spal, come ci si prepara anche a tavola

Il medico sociale Giagnorio spiega gli accorgimenti: «Basilari otto ore di sonno poi colazione continentale alle 9.30»

25 settembre 2014
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La partita di domenica che vedrà opposta la Spal alla Lucchese in un orario inedito a queste latitudini (fischio di inizio infatti alle 12.30) comporta in casa biancazzurra nuove problematiche legate al cambiamento di abitudini negli allenamenti e anche nell'alimentazione dei giocatori a ridosso della partita. Abbiamo fatto il punto della situazione con il medico sociale Raffaella Giagnorio, per conoscere come ci si sta organizzando in vista di domenica. «In primis - evidenzia la Giagnorio - va sottolineato che se si lavora bene dal punto di visita fisico e atletico e dal punto di vista dell'alimentazione non si registrano particolari problematiche a giocare una partita in quell'orario. Non si discosta troppo il rendimento di un atleta in campo a mezzogiorno rispetto a quanto avverrebbe nel tradizionale orario pomeridiano. Ovviamente se si giocasse alle 12.30 del 20 luglio o del 20 agosto entrerebbero in gioco altri problemi legati alle alte temperature e al calore ma non è questo il caso al 28 settembre».

L'alimentazione è un aspetto basilare, quali sono le scelte per la giornata di domenica?

«Stiamo lavorando in stretta sinergia con lo staff tecnico; è intanto fondamentale che ci sia un riposo di circa otto ore nella nottata tra sabato e domenica alla vigilia della gara. Ogni atleta è diverso ma questo numero di ore di sonno è basilare, il risveglio sarà poi programmato entro le 8 del mattino al fine di potere effettuare una prima colazione entro le 8.30. Questo in modo da arrivare non a digiuno al momento dell'alimentazione principale che avviene come sempre circa due ore/due ore e mezza prima della partita».

Dalle 9.30 in poi cosa ci sarà nel menù di giornata proposto ai giocatori della Spal?

«Il progetto prevede di fare una sorta di "brunch" che più correttamente definirei colazione continentale che prevede alternative al piatto di pasta che invece in occasione delle partite pomeridiane viene consumato attorno alle 11. Saranno proposti sandwich, toast, succhi di frutta, frutta fresca, noci e frutta secca, yogurt, fette biscottate con marmellata, crostata alla frutta. Naturalmente non è che tutti i giocatori mangeranno tutto questo, verrà lasciata libertà e ognuno potrà scegliere tra le varie proposte quelle che preferisce».

Sono impegnativi i giocatori della Spal dal punto di vista dell'alimentazione?

«Assolutamente no - dice la Giagnorio - è un gruppo splendido, sia quello di quest'anno che quello dell'anno scorso. Poi noi assieme allo staff tecnico studiamo anche tutte le possibili personalizzazioni legate magari a esigenze o preferenze».

Questi orari sempre diversi stanno creando disagi anche dal punto di vista dell'organizzazione di questi aspetti?

«Certamente era molto più semplice quando c'era un orario fisso la domenica pomeriggio che consentiva una programmazione più stabile. Ma siamo in una società professionistica quindi ci si deve adeguare a questi orari».

La prossima gara interna della Spal col Teramo sabato 11 ottobre invece sarà in notturna alle 20.30, questa situazione come sarà affrontata?

«Come per la recente trasferta di Gubbio - conclude la Giagnorio -; faremo un pranzo attorno alle 12.30/13, poi una merenda importante verso le 17.30/18 sempre a base di sandwich, toast, frutta fresca, yogurt per poi arrivare all'ora della gara. Nel post partita invece cena completa attorno alle 23».

Andrea Tebaldi

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