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I ROSSONERI A CESENA

Inzaghi fa scudo al suo Milan «Criticate me, non i giocatori»

Giù le mani dal Milan. Alla vigilia della trasferta di Cesena Filippo Inzaghi alza la voce per difendere la sua squadra dalle critiche che hanno colpito soprattutto la difesa per gli 8 gol subiti...

28 settembre 2014
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Giù le mani dal Milan. Alla vigilia della trasferta di Cesena Filippo Inzaghi alza la voce per difendere la sua squadra dalle critiche che hanno colpito soprattutto la difesa per gli 8 gol subiti nelle prime 4 giornate di campionato. Sono troppi, evidenziano antichi vizi sulle palle da fermo e finiscono per offuscare i progressi sotto altri fronti. Tanto che il tema è stato affrontato anche durante l'ultima visita di Silvio Berlusconi, che a Milanello si è soffermato con Daniele Bonera e Mattia De Sciglio, finiti sul banco degli imputati per disattenzioni e prove opache. Ma per Inzaghi un conto sono le osservazioni presidenziali («Berlusconi è stato rasserenante, ci ha dato carica e consigli»), e un altro i titoli dei giornali. «Il Milan non cominciava così bene da 6-7 anni, non iniziamo a cercare colpe e colpevoli. Non si può gettare a mare tutto a ogni prestazione. Se volete, prendetevela con me ma non con i giocatori», è l'arringa dell'allenatore rossonero.

A Cesena torna Alex, che dovrebbe essere affiancato da Zapata, con Bonera retrocesso in panchina. La fase difensiva, però, dipende anche dall'atteggiamento del resto della squadra. Inzaghi lo sa bene e in settimana ha prestato particolare attenzione sulle palle da fermo.