La Nuova Ferrara

FERRARA. «Ci stiamo guardando attorno, ma questo non significa che arriverà qualcuno». Il presidente Walter Mattioli chiarisce la posizione della società, a fronte di un settore difensivo che accusa i colpi. Sì, quelli ricevuti, in partita o in allenamento, dalla retroguardia spallina e che, qualunque sarà la scelta per la partita di oggi con la Lucchese, costringerà mister Brevi a forzare il rientro di qualcuno, sia capitan Giani (probabile) o Aldrovandi. Per altro, il tecnico già aveva chiesto un rinforzo per il reparto arretrato, ben prima che gli venisse a mancare Gasparetto, per il quale i tempi di rientro sono tutti da definire. Per il centrale se ne saprà di più giovedì, dopo gli ulteriori accertamenti (per ora si esclude l’intervento chirurgico, ma legamento e menisco paiono malconci e s’immagina di poterlo rivedere in campo fra due mesi) e forse sarà quello il giorno delle scelte, che, in ogni caso, si stanno preparando.

«Il diesse Vagnati non ha bisogno di un mandato da parte della società, lui si guarda sempre attorno. Rimaniamo così, poi dare un’occhiata in giro non costa nulla. L’idea - spiega Mattioli - è di recuperare chi è già nella rosa della Spal, già qualcuno è pronto o quasi a rientrare. All’occorrenza, comunque, sappiamo già come muoverci: abbiamo iniziato a parlare con qualcuno», ammette il presidente.

E quel qualcuno può essere Devis Nossa, in forza all’Entella Chiavari in serie B, bergamasco classe 1985, un metro e 85 per 80 chili, che vanta una lunga esperienza in Lega Pro. Per caratteristiche e provenienza potrebbe essere proprio lui l’uomo giusto per rinforzare la retroguardia spallina: il presidente non commenta, ma il suo silenzio sembra un assenso.(s.a.)