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In casa Spal è scattato l’allarme giallo-rosso

di Paolo Negri
In casa Spal è scattato l’allarme giallo-rosso

Calcio serie C. In sei giornate già raccolte 17 ammonizioni e 4 espulsioni E per tre volte i biancazzurri si sono trovati in inferiorità numerica

30 settembre 2014
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FERRARA. Quattro risultati utili consecutivi, tra cui tre vittorie, hanno proiettato la Spal al solitario terzo posto in classifica. Una serie positiva che ha permesso una netta inversione di tendenza dopo le due pessime giornate iniziali.

I biancazzurri sono su una china chiaramente ascendente: gioco e rendimento sono lievitati, la classifica ha assunto un volto lusinghiero, il popolo sta apprezzando. Epperò resta qualche aspetto negativo. In fondo è fisiologico, sarebbe preoccupante se non ci fossero più margini di miglioramento.

Tra questi figura sicuramente l’aspetto... disciplinare. La Spal non è squadra isterica, o dura (anzi, entrate pesanti le ha subìte e non compiute), però sta raccogliendo un numero esagerato di cartellini.

Vediamo il dettaglio, partita per partita:

1ª giorn. (Spal-Pontedera)

Ammoniti:

Fioretti (2)

Gentile

Filippini

Silvestri

Espulsi:

Giani

Fioretti

2ª giorn. (Savona-Spal)

Ammonito:

Germinale

3ª giorn. (Spal-Santarcangelo)

Ammoniti:

Fioretti

Togni

Germinale

4ª giorn. (Gubbio-Spal)

Ammoniti:

Capece

Silvestri

Espulso:

Silvestri

5ª giorn. (Spal-Ascoli)

Ammoniti:

Legittimo

Germinale

Filippini

Togni

6ª giorn. (Spal-Lucchese)

Ammoniti:

Togni (2)

Espulso:

Togni

Consuntivo e indicazioni

Il bilancio totale parla dunque di 17 cartellini gialli e 4 rossi (di cui due per doppia ammonizione). La classifica dei giocatori spallini più sanzionati dagli arbitri in questo avvio di stagione è il seguente:

Togni 5 (4 gialli+1 rosso)

Fioretti 4 (3 gialli+1 rosso)

Germinale 3 (gialli)

Silvestri 3 (2 gialli+1 rosso)

Filippini 2 (gialli)

Giani 1 (rosso)

Gentile 1 (giallo)

Capece 1 (giallo)

Legittimo 1 (giallo)

Da tutto ciò cosa si può evincere? Intanto va sottolineato con forza che la Spal non si sta dimostrando squadra violenta: le espulsioni di Fioretti e Togni sono state per doppia ammonizione, quella di Giani per fallo da ultimo uomo e quella di Silvestri a Gubbio (rosso diretto, con annesso rigore che ha fruttato il pareggio degli umbri) più una grave ingenuità che una “cattiveria”. E le ammonizioni di Germinale ormai non sorprendono: le dà e le prende, ogni gara per lui è una sorta di battaglia, ogni contatto riserva qualcosa.

Ma è chiaro che i giocatori spallini dovranno anche prestare più attenzione, evitare interventi non necessari (si pensi alla simulazione di Fioretti, già ammonito, col Pontedera; o al secondo fallo di Togni, che a sua volta era già ammonito, domenica con la Lucchese; o al già citato intervento di Silvestri a Gubbio). In determinate situazioni è indispensabile maggior sangue freddo, per non penalizzare sia sé stessi che la squadra: già in tre partite (il 50% di quelle disputate) la Spal si è trovata in inferiorità numerica (doppia, col Pontedera). Un handicap troppo pesante per rischiare ancora. Oltretutto la rosa non è pletorica, se consideriamo anche le assenze per infortunio ci si rende ben conto come non si possano “regalare” squalificati.

I dettami di mister Brevi

Analizzando il numero dei cartellini salta agli occhi un’evidenza: il maggior numero di provvedimenti disciplinari finora è stato a carico di giocatori offensivi (Fioretti, Germinale, Filippini) o preposti alla costruzione del gioco (Togni): 16 cartellini su 21. Posto che Togni gioca davanti alla difesa quindi è confrontato, oltre che all’impostazione, anche alla fase di interdizione, tutto ciò riflette ciò che mister Brevi chiede ai suoi uomini: gli attaccanti devono giocare e lottare per la squadra, devono essere i primi difensori. E questo impegno naturalmente porta anche a qualche fallo di gioco, con conseguenti possibili sanzioni.

L’importante, per tutti, sarà miscelare l’indispensabile agonismo e le situazioni tattiche con quell’attenzione, o controllo, che magari eviterà qualche penalizzazione di troppo.

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